Cosa è un gioco?

Andrea Angiolino, uno dei maggiori autori di giochi in Italia e all’estero, ospite a Terre Furiose. Oggi a Castelnuovo Garfagnana per parlare di come ha trasformato in GDR il poema ariostesco.

Andrea Angiolino, uno dei maggiori esperti e autori di gioco in Italia e abroad, è ospite di ‘Terre Furiose’, la due giorni a Castelnuovo Garfagnana su giochi di ruolo, di carte, da tavolo, incontri, musica e spettacoli nata per celebrare il cinquecentesimo anniversario dell’arrivo nella città garfagnina di Ludovico Ariosto, con l’incarico di Commissario estense (che svolse dal 1522 al 1525) nella felice coincidenza con il World Play Day (Giornata mondiale del gioco).

Ieri sera nella magico allestimento fantasy alla Fortezza delle Verrucole sì è svolto un “aperitivo nel castello” che ha visto ospite anche Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, accolto al sindaco di San Romano in Garfagnana, Raffaella Mariani, e dal sindaco di Castelnuovo Garfagnana, Andrea Tagliasacchi, insieme al DG di Lucca Crea, Emanuele Vietina.

Intervista a Andrea Angiolino

Qui a Gattaiola abbiamo la fortuna di visitare la manifestazione con Andrea Angiolino, cui chiediamo: che ne pensa di questo evento furioso?

La cornice di Castelnuovo è bellissima e “ariostesca”, con i paesaggi che la circondano e la fortezza delle Verrucole. In questa situazione è molto bello incontrarsi anche con chi non solo gioca e magari, attraverso la didattica, porta il gioco nelle scuole o in altre situazioni, e anche con chi lavora nel fumetto e con chi scrive. È poi molto bello trovarsi anche informalmente a chiacchierare in questi luoghi meravigliosi.

..e i giocatori?

Figuranti, giocatori, GM, Andrea Angiolino e il consigliere delegato alla cultura del Comune di Castelnuovo,Niccolò Roni 

L’incontro diretto con chi gioca è sempre molto bello. Curioso scoprire che in questa terra incantata e un po’ fuori dal tempo c’è chi ha recuperato il mio vecchio gioco di ruolo del 1993 sull’Orlando Furioso, di cui parleremo oggi pomeriggio in Piazza delle erbe alle 16.

Ma la cosa più bella sono soprattutto gli incontri e gli incontri possono anche portare a scintille e a nuove creazioni. Anche in questa occasione qualche idea, tra queste mura medievali, sta saltando fuori.

L’Orlando furioso è quindi diventato un gioco di ruolo che hai scritto tu nel 1993 e di cui parlerai oggi pomeriggio. Ci puoi dare qualche anticipazione?

Sì: da un lato è notevole il fatto che questo non sia il primo gioco dedicato all’opera dell’Ariosto: addirittura Tommaso di Savoia, principe di Carignano, nel Seicento ha inventato il “Labirinto dell’Ariosto”, una sorta di gioco dell’oca le cui caselle rappresentavano i vari luoghi del poema, ci si muoveva con delle miniature dei personaggi dell’opera e, a seconda di dove si capitava, si recitavano versi, si improvvisavano battute, ricevendo penalità o premi. Insomma, si faceva rivivere il poema in maniera ogni volta diversa, con dadi e miniature, come tutto sommato si farà poi nei giochi di ruolo, secoli dopo.

Ripercorreremo insieme alcuni altri giochi tra cui un inedito di Crepax e un gioco-strenna aziendale di Lele Luzzati, entrambi dedicati al Orlando. C’è una forte influenza anche nei giochi di ruolo inglesi e americani, dove è presente l’ippogrifo, una bestia del tutto ariostesca.

È inevitabile quindi che l’ippogrifo, curioso animale di secondo grado incrocio fra un grifone e un cavallo, sia presente in tutti i classici fantasy, da Dungeons and Dragons a Warhammer e così via.

Nel ’93 con Gianluca Meluzzi, un amico che aveva già fatto un bel gioco da tavolo, anche quello inedito sull’Orlando Furioso, abbiamo creato questo gioco di ruolo. In realtà è nato da un’attività fatta nelle biblioteche del comune di Roma, dove Stefania Fabri e Anna Maria Di Giovanni avevano già creato un bel Club del libro game. Con altri autori romani abbiamo proposto dei corsi di giochi di ruolo; loro hanno voluto fare un gioco adatto ai principianti e regalarne 1000 copie a insegnanti, bibliotecari e educatori, per introdurre il gioco di ruolo nell’educazione. Cosa molto utile quando poi qualche anno dopo ci sarà qualche polemica sulla stampa, contro i giochi di ruolo. Infatti a Roma eravamo già vaccinati: educatori e famiglie avevano già visto che erano solo inoffensivi ma anche molto istruttivo e formativi.

La scelta dell’ambientazione mi è venuta naturale. Dal punto di vista del professore, del bibliotecario, del genitore, ovviamente L’Orlando furioso è alta letteratura, ma per i giocatori ragazzini in realtà è un fantasy, con tutto quello che serve in termini di avventure, di mostri, di incantesimi, di oggetti fatati. Questo GDR era quindi anche un bel modo per contrabbandare il fantasy e portarlo ai ragazzi sotto l’egida del grande e famoso poema.

La cosa ha funzionato benissimo! 😁

Giocatori di ruolo dell’ISI Garfagnana

E direi che ha funzionato bene perché adesso qui, sotto le logge di Castelnuovo, ho trovato delle classi che giocano con le copie, e della prima edizione originale del Comune di Roma, non quella che poi ha fatto per i giocatori la Rose&Poison. Insomma, qualcosa è rimasto.

Ricordo che l’avvio del gioco vide un piccolo incidente: nella presentazione alla Biblioteca Centrale dei Ragazzi, i responsabili volevano chiudere verso mezzogiorno ma due professoresse stavano combattendo contro un ciclope e non hanno voluto saperne di finché non hanno finito la loro avventura, segno che la cosa stava già funzionando.

“Terre Furiose” è nata quest’anno, promossa dal Comune di Castelnuovo di Garfagnana e realizzata dall’amministrazione insieme a Lucca Crea (società del Comune di Lucca che gestisce e organizza eventi culturali e manifestazioni come Lucca Comics & Games), con il patrocinio della Regione Toscana, grazie al supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, a Idrotherm 2000, e alla collaborazione con Promo P.A. Fondazione.

Il calendario degli eventi, tutti gratuiti, è sul sito della manifestazione.

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