La stanza dei giocattoli e dei fischietti

La stanza dei giocattoli e dei fischietti

La stanza dei giocattoli e dei fischietti si chiama proprio così ed è un luogo pieno di oggetti dell’infanzia di generazioni passate, che vanno dai primi del Novecento agli anni Sessanta. Un luogo “del ricordo” che si trova dentro il Museo Casa di Zela, casa museo nell’area naturale protetta “La Querciola” a Pistoia.

Fra tricicli, trottole, collezioni di bottoni, bambole, ma anche telefoni e insegne, la visita dal vero ma anche già solo della carrellata fotografica che si trova sul sito può essere molto utile per chi cercasse qualche spunto per la stesura del background, soprattutto se il PG è ambientato nel Novecento terrestre.

Immagine tratta dal sito https://museocasadizela.wordpress.com/

Ma Casa di Zela non ospita solo questa raccolta di giocattoli. “Casa di Zela è una camera delle meraviglie per la quantità di oggetti che ospita (circa 7000), il disegno che compongono e le storie che evocano”, si legge nella presentazione. “Il materiale esposto fa parte della collezione di Ernesto Franchi, che lo ha raccolto in 50 anni di attività, e non ha ancora cessato di farlo. Sono oggetti della vita e del lavoro nei campi e non solo. Tutti portano il segno scavato dagli uomini e le donne che li hanno usati, riusati e riciclati. Sono disposti nelle stanze che fino al 1962 hanno ospitato l’ultima famiglia mezzadrile di Casa di Zela”.

“Al piano terreno – prosegue la descrizione – sono esposti oggetti relativi alle due Guerre Mondiali. Seguono poi la cucina con il forno incorporato e la stanza della tessitura e del ricamo. Al piano ammezzato la stalla alta , usata una volta per ricoverare le bestie in caso di alluvione ed oggi è diventata una vera galleria dell’ingegno delle mani che sorprende ogni visitatore. Segue il primo piano con la camera, la stanza dedicata alla devozione popolare e quella dei bambini di tanti anni fa, con giochi autocostruiti e i giocattoli commerciali“.

Immagine tratta dal sito https://museocasadizela.wordpress.com/

“Casa di Zela è inserita all’interno dell’area protetta della Querciola ed è riconosciuta dal codice dei beni culturali come architettura rurale avente interesse storico ed demoetnoantropologico, quale testimonianza dell’economia rurale tradizionale. L’Associazione Amici di Casa di Zela contribuisce alla valorizzazione del luogo con incontri, mostre, dibattiti e altre attività educative”.

Il sito internet ospita un discreto numero di fotografie (qui ne ho riportate alcune) suddivise in “vetrina del ghiaccio”, una rassegna di immagini sacre, abiti, arredi e scaldapreti per la camera da letto dei primi del Novecento, uno spazio dedicato ai lavori di tessitura, ricamo e sartoria (definiti “delle donne”… ), pesca, cucina e Prima Guerra Mondiale.

Un tuffo in una centrifuga del tempo, un dungeon surreale, un “castello errante”, che può riservare riscoperte e sorprese, e senso di meraviglia per cose tanto lontane nel tempo, nell’uso, nei colori, nel senso.. tutte insieme.

Enjoy the trip and the discover >^^<

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