Choose Cthulhu: i bivi di H. P. Lovecraft

Choose Cthulhu: i bivi di H. P. Lovecraft

La serie spagnola nata nel 2017 permette ai lettori di vivere da protagonisti nelle storie più famose e avvincenti del solitario di Providence, decidendo quali scelte fare, cercando di evitare la follia e magari l’incontro con i grandi antichi. A breve uscirà la terza stagione dedicata al mondo dei sogni. In Italia sono in arrivo i volumi 4 e 5 della seconda serie. Ce ne parla l’autore Edward T. Riker.

Leggere è un piacere eguagliato da poche altre attività nella vita, e leggere i racconti e i romanzi brevi di H. P. Lovecraft regala sensazioni davvero incomparabili. Il confronto con orrori cosmici, la scoperta di un passato inconciliabile con le scoperte della storia umana, la follia dietro l’angolo e l’incontro con creature che fanno vacillare la mente sono da decenni il marchio riconoscibilissimo dello stile del solitario di Providence.

E quante volte noi, al sicuro al di qua della pagina, avremmo voluto urlare al protagonista di scappare, di scansarsi, di fare una scelta diversa. Non tutto è perduto! Grazie alla collana dei Choose Cthulhu è possibile vivere in prima persona le storie del ciclo di Cthulhu e provare a scegliere un destino diverso.

Una delle illustrazioni

Una collana nata per passione ma con un azzardo: la scelta di “giocare” con le storie di un autore a cui i lettori sono molto affezionati. Un azzardo che è valso il rischio. Il successo della prima serie ha portato subito ad una seconda (ancora in pubblicazione in Italia per Raven / Vincent Books) e l’annuncio di una terza, ambientata nel mondo dei sogni.

Edward T. Riker, ideatore del progetto e uno degli autori insieme a Victor Conde, Giny Valrìs e Leandro Pinto

Abbiamo chiesto a Edward T. Riker, ideatore del progetto e uno degli autori insieme a Victor Conde, Giny Valrìs e Leandro Pinto, di raccontarci come è nata l’idea.
“Ho conosciuto i librogame da ragazzo, prima con i Scegli la tua avventura, poi con i Fighting Fantasy, appassionandomi molto al genere. Come in Italia, anche in Spagna i librogame hanno avuto un momento di grande successo tra gli anni ‘80 e i primi ‘90 per poi sparire completamente dal mercato. Nel frattempo, però, anche io avevo perso interesse, passando ai giochi di ruolo. Ho amato Star Wars, della West End, Advanced D&D ma più di ogni altro mi sono appassionato al Richiamo di Cthulhu. Fino a quel tempo ero stato un lettore di Lovecraft, ma non un grande appassionato. La scoperta del gioco ha cambiato tutto. Ho avuto belle esperienze e soddisfazioni come creatore e scrittore di avventure del RdC.

Nel 2013, durante una convention di giochi, ho avuto il piacere di incontrare Sir Ian Livingstone, gli dissi che la mia carriera era cominciata proprio con i suoi librogame, e lui ne fu molto sorpreso.

Parlammo anche della scomparsa dei librogame e gli accennai l’idea di dare vita ad una nuova serie in stile Fighting Fantasy, per tirare su una nuova generazione di lettori. Sir Ian fu molto onesto e mi disse che secondo lui i librigioco erano morti e nessuno era più interessato. Per gli ex appassionati era molto più facile creare app o altro materiale interattivo piuttosto che un libro a bivi.

Tornai a casa desolato, continuando a riflettere sulle sue parole. In quel periodo lavoravo presso un editore, ed ero consapevole che la situazione era in effetti quella prospettata da Livingstone. Nel contempo, però, nasceva in me una nuova determinazione: ok, i ragazzi, i giovani non sono interessati ai librogame, ma i genitori sì, e non c’è un mercato di riferimento.

Decisi che la risposta poteva essere quella di creare dei librigioco non per i ragazzi, ma per gli adulti: libri ricchi di avventure e scrittura di qualità, ma capaci anche di riportarli all’entusiasmo dei primi librigioco.

A quel punto Lovecraft fu la risposta naturale alle nostre domande. Un bravo scrittore, molto conosciuto, creatore di un vasto universo ricco di storie incredibili e affascinanti. Avremmo però adattato le sue storie, non ne avremmo create di nuove, perché volevamo che chiunque potesse entrare nelle sue pagine, tanto i vecchi fan per riviverle da un altro punto di vista, quanto chi ancora non lo conosceva”.

La serie Choose Cthulhu nasce nel 2017 con una campagna crowdfunding, finanziata con ampio successo (700+ backer). Sono 6 i racconti previsti:

1. Il richiamo di Cthulhu
2. Le montagne della follia
3. La maschera di Innsmouth
4. La città senza nome
5. L’orrore di Dunwich
6. I sogni nella casa della strega

A questi si aggiunge il libro 7, Il manicomio di Arkham, che non è ispirato a un racconto in particolare, ma è un volume più ampio dove si prosegue l’avventura per i giocatori che nei libri precedenti sono finiti nel famoso manicomio (ovvero al paragrafo 77!), ed è scritto collettivamente.

Ma come si trasforma un racconto in una storia a bivi?
“Scrivere i libri di Choose Cthulhu è molto difficile, più di quanto si possa immaginare – continua Edward – Molte delle storie di Lovecraft sono raccontate dai loro protagonisti come ricordi o resoconti, o come narrazioni che hanno letto da libri antichi, o raccontate da un narratore onnisciente che conosce tutto.

Alcune di queste storie non hanno neppure una vera e propria struttura logica, perché l’orrore cosmico non è definito, è spesso intuito. L’ombra fuori dal tempo, per esempio, è un ricordo dal passato narrato come qualcosa di terribile e indefinito. Come è possibile trasformarlo in una avventura?

Compromettere parte della magia del racconto di Lovecraft è stato un compito difficile. Abbiamo dovuto trasformare l’orrore indescrivibile e la minaccia sinistra e impalpabile in un rischio incombente. Siamo consapevoli che questo tipo di modifica poteva non piacere a tutti, ma era l’unico modo, e alla fine i lettori sono stati contenti.

Siamo partiti leggendo i racconti di Lovecraft 10, 20, 30 volte, segnando tutti i punti in cui i protagonisti avrebbero potuto fare qualcosa di diverso per creare una versione alternativa della storia”.

Ogni volume è quindi la rilettura in prima persona di un racconto di Lovecraft dove vengono esplorati percorsi alternativi che portano a diversi finali, più o meno spaventosi rispetto all’originale, a volte con l’aggiunta di qualche semplice meccanica di gioco (oggetti da raccogliere e utilizzare, enigmi da risolvere, o altro). Per quanto riguarda la meccanica di gioco, Edward e gli altri autori hanno optato per un regolamento più leggero.

“Abbiamo scelto quello in stile scegli la tua avventura, perché era quello che aveva dato vita al successo dei librogame. Non tutti hanno tempo di creare personaggi complessi, leggere regole e tirare dadi. Volevamo libri che puoi giocare anche per 5 minuti sull’autobus, o sul treno, o quando ti viene voglia in modo veloce e leggero, appunto come i primi librogame. Come alle origini.

Questa scelta all’inizio è stata criticata per essere troppo semplicistica, ma la qualità dei testi, i finali tipicamente lovecraftiani, e il divertimento di giocare una versione alternativa di una storia conosciuta e famosa, hanno avuto successo e ora i nostri libri sono pubblicati in 20 paesi”.

A seguito del successo della prima serie, gli autori lanciano la seconda serie su Kickstarter nel 2021, riscuotendo ancora un grosso successo (570 backer). Questa volta sono presenti i seguenti racconti:

1. Il colore venuto dallo spazio
2. La ricorrenza
3. Colui che sussurrava nelle tenebre (noi abbiamo pubblicato fin qui)
4. L’abitatore del buio (in uscita a Lucca)
5. La cosa sulla soglia
6. L’ombra venuta dal tempo
7. Il caso di Charles Dexter Ward

Anche in questo caso c’è un volume finale speciale: Advanced Choose Cthulhu: Fuga da R’Lyeh (di Edward T. Riker), più lungo e con un regolamento articolato.

Raven ha pubblicato tutta la prima serie in italiano, anche in versione cofanetto e ora sta pubblicando, uno alla volta, i volumi della seconda. Uscirà a Lucca il 4: L’abitatore del buio.

“La serie – commenta Francesco Mattioli, curatore per Raven Vincent Books – è una delle più fortunate fra le nuove uscite, sicuramente quella con il maggior numero di volumi. Una caratteristica notevole è l’ottima qualità delle illustrazioni, dalle copertine di Juapi “Coffee Artist”, realizzate con il caffè, alle interne di Eliezer Mayor, Adrian Lucas Hernandez e altri. Noi aggiungiamo il lavoro di traduzione di Silvia Samorì e la grafica di Antonio D’Achille”.

E il futuro? A parte indicibili orrori cosmici cosa riserva?
“Stiamo lavorando ad un ciclo di storie legate al mondo onirico – conclude Edward – Vogliamo fare qualcosa di diverso con questa nuova serie, qualcosa con un arco narrativo più ampio, che superi il singolo volume, ma è ancora presto per parlarne. Vedremo lavorandoci sopra come le struttureremo.

Sono in lavorazione anche 2 nuovi Advanced Choose Cthulhu: Fright Night at Ferenczy Castle è, diciamo così, la continuazione de Lo strano caso del dottor Charles Dexter Ward. Una storia ambientata in tre piccoli borghi nel cuore delle foreste dei Carpazi. In questa storia abbiamo inserito un nuovo meccanismo chiamato “Fear Factor”, che può portare il giocatore a dover fronteggiare una rivolta dei paesani con tanto di torce e forconi, nello stile dei film di Roger Corman della Hammer degli anni ‘50 e ‘60.

L’altra è It come from Yuggoth, in linea con tutti gli elementi dei classici di film di fantascienza degli anni ‘40 e ‘50: un’università sperduta nel deserto dell’Arizona, piccole città con grandi segreti, basi militari, invasioni aliene…”

Fonte: Stefano Rossini
Press Raven Distribution / Vincent Books

No Comments

Post A Comment