03 Feb 2016 ‘Shannara’: l’occasione persa di un fantasy destinato solo agli adolescenti
E’ sicuramente ancora presto per dare un giudizio completo su ‘Shannara‘, però qualche piccola considerazione si può già fare.
Intanto, una piccolissima nota introduttiva me la concederete: quanto segue NON contiene spoiler. Già, non mi piace rovinare la festa a chi aspetta con ansia di vedere sul piccolo schermo una saga che ha appassionato migliaia di lettori di fantasy e, quindi, mi atterrò a piccole semplici considerazioni che non contengono anticipazioni…. O almeno ci proverò!
Non che sia difficile, sia chiaro: la storia di ‘Shannara’ è ben nota a tutti quelli che amano il fantasy e, di conseguenza, hanno ‘mangiato’ i libri di Terry Brooks a suo tempo.
Già.
A suo tempo.
Esiste ‘un tempo‘ per una storia come quella di ‘Shannara‘?
Me lo sono chiesta vedendo le primissime puntate di questa serie prodotta da Mtv e che vede impegnati nella trasposizione televisiva della saga di Brooks, oltre all’autore stesso (che ha il compito di mantenere la storia nei binari da lui dettati), i due autori di Smallville, Alfred Gough e Miles Millar.
In realtà mi sono risposta di no. Nel senso che è una storia fantasy molto classica (secondo alcuni critici perfino troppo), che mette in campo tutti gli ingredienti più tradizionali del genere (dalla spedizione, alla ‘cerca’, e così via dicendo).
Eppure, guardando le prime puntate, qualcosa stona.
La storia può piacere più o meno, ma chi ama il genere, alla fine riesce a digerire molto di peggio.
Allora cosa stona?
Ho escluso il paragone con ‘Games of Thrones‘, perché siamo su due piani di fantasy completamente diversi: nel ‘Trono di Spade‘ prevale la politica, l’intrigo, la violenza; magia e draghi fanno da scenario a questo mondo. In ‘Shannara’, come dicevo, si ripercorrono i canoni più classici, quindi sono mondi non paragonabili tra loro.
Cercando più a fondo mi sono resa conto che a crearmi qualche fastidio è la forte targetizzazione del prodotto finito: ‘young adult’, come dicono in America. Insomma un telefilm per giovani e giovanissimi, a cui viene tolto un po’ tutto il sapore ‘magico’ e più ‘oscuro’ della storia, per farla diventare una lunga (per me noiosa) soap opera adolescenziale.
Cosa resta dopo aver visto le prime puntate? La sensazione che siamo di fronte non più a vampiri luccicanti che sono francamente passati di moda, ma a elfi/umani/mezzelfi bellissimi, patinatissimi e destinati a intrecciare love-story post-adolescenziali tra loro e altrettanto destinati a far innamorare ragazzine e ragazzini in ogni angolo del mondo (come accadde a suo tempo per Twilight).
E’ un po’ pochino, a mio parere, per una saga ricca come ‘Shannara’.
I protagonisti – tutti belli – non lasciano certo il segno per la propria personalità, ma scorrono via, come le immagini di questa serie. Belle, per carità, le immagini. Realizzata bene, la serie (anche se il Palazzo è eternamente vuoto: ma dove stanno tutti???).
Manca, però, lo ‘sporco’: è tutto fin troppo ‘pulito’. Anche i cattivi, sono così cattivi che alla fine non sono credibili. Diventano quasi caricaturali.
Prendendo un’altra serie prodotta Mtv, ‘Teen Wolf‘, destinata anch’essa a un pubblico giovane e giovanissimo, si assisteva quanto meno al tentativo di fare qualcosa di originale. Con ‘Shannara’ – al momento almeno – il tentativo sembra fallito (qualche episodio in cui recupera l’epica fantasy esiste, ma è così raro da passare inosservato).
Lo dicevo nella prima frase: è presto per dare un giudizio completo e può sempre accadere che la serie cresca in maniera esponenziale, ma, al momento, ‘Shannara’ rappresenta la conferma dei peggiori timori che erano stati espressi all’annuncio dell’avvio della produzione da parte di Mtv.
@fedisp
Sulfureo
Posted at 14:22h, 03 FebbraioConcordo. Non è brutta… ma ci sono troppi momenti in cui il “guardate quanto sono belloccio/a” prevarica su tutto.