10 Ago 2016 @LuccaCandG: @sirjoancornella, Frank Cho e Casty le punte di diamante dei Comics
A fare la parte del leone, in questa edizione veramente speciale di Lucca Comics & Games – in programma dal 28 ottobre al 1° novembre – saranno i fumetti e gli ospiti della sezione ‘Comics’ della manifestazione. Del resto è quella che festeggia le nozze d’oro con la città, quindi è anche giusto che si presenti come punta di diamante.
«Se un matrimonio dura da cinquant’anni – affermano gli organizzatori -, vuol dire che il legame costruito è stretto e solido. Lucca e il fumetto camminano insieme da mezzo secolo, senza cedimenti o incertezze. Assieme agli amici autori e agli amici espositori abbiamo in questi anni costruito un appuntamento che ha avvicinato migliaia di nuovi lettori alla nona arte, e abbiamo contribuito a far breccia nelle librerie e sui mezzi di comunicazione: se oggi il fumetto è considerato degno di competere sugli scaffali e in televisione con la narrativa e la saggistica, un piccolo merito è anche di Lucca Comics & Games, dei suoi protagonisti, del suo pubblico».
Un esempio lampante di tutto ciò è proprio Zerocalcare, l’autore del manifesto 2016: premiato a Lucca nel 2012 con il Gran Guinigi e nel 2015 con il Premio Speciale Feltrinelli, è diventato in pochi anni l’icona di un universo culturale non più considerato di nicchia o sotterraneo, bensì estremamente contemporaneo e capace di parlare con un linguaggio moderno a un pubblico vastissimo.
Ma il settore Comics proporrà quest’anno anche altri esempi di questa evoluzione. A partire dall’americano Frank Cho, che dopo aver creato la mitica serie di “Liberty Meadows” ha portato a nuove vette i personaggi Marvel.
Altro ospite veramente interessante è Joan Cornellà, un vero e proprio caso letterario e di costume in Spagna: discusso e discutibile, irriverente e smaliziato, il suo lavoro rielabora in chiave pop fintamente infantile tematiche corrosive e disturbanti, ma che ci toccano in profondità con uno stile unico e immediato.
Infine, un big delle matite di casa nostra, Casty, che dopo aver accompagnato i lettori di Cattivik e Lupo Alberto, da anni è diventato una delle firme più originali e riconoscibili di Topolino.
A ciascuno di questi maestri sarà dedicata una mostra personale a Palazzo Ducale, come sempre a ingresso gratuito.
Frank Cho (Seul, Corea del Sud, 1971) è l’autore di “Liberty Meadows”, un immediato successo di critica e pubblico in tutti i Paesi in cui viene pubblicata. Nel 2003 Axel Alonso, Editor-in-Chief di Marvel Entertainment, nota il talento nello scrivere e nel disegnare di Cho e lo chiama quindi a lavorare su importanti titoli Marvel, tra cui “Spider-man”, “Mighty Avengers”, “Hulk”, “X-Men”, “Shanna the She-Devil” e “Savage Wolverine”. Premiato con l’Emmy Award e col National Cartoon-ist Society’s Award for Best Comic Book and Book Illustration, e con numerosissimi altri riconoscimenti in tutto il mondo, nel suo tempo libero, Frank Cho lavora a film, illustrazioni e dipinti a olio esposti in numerose gallerie d’arte, ma anche a suoi progetti creator-owned, come ad esempio “Guns & Dinos”, “Russian Red”, “Skyborne” e l’imminente “World of Payne” realizzato in coppia con il celebre scrittore Tom Sniegoski.
Meglio noto ai lettori con lo pseudonimo di Casty, Andrea Castellan (Gorizia, 1967) ha incominciato a scrivere e disegnare storie di Topi e Paperi all’età di dieci anni, arricchendole di splendide copertine realizzate con la sua variopinta collezione di pastelli. Preso il diploma di “maestro d’arte”, incomincia a collaborare stabilmente con la Acme di Silver, dando vita a una lunga serie di strisce di “Cattivik” e “Lupo Alberto” con un successo in continua crescita. I tempi sono maturi per coronare il vecchio sogno di scrivere per “Topolino” e dal 2002 incomincia a collaborare con la redazione. Le sue trame sono avvincenti, il suo stile inconfondibile. Il suo Topolino, un po’ timido e indifeso, ma generoso e determinato nell’aiutare chi subisce soprusi, ricorda quello di Romano Scarpa, a cui Casty liberamente si ispira. Vive da sempre in Friuli.
Joan Cornellà (Barcellona, Spagna, 1981) è lo pseudonimo del fumettista Renato Valdivieso, collaboratore abituale di numerose riviste e giornali spagnoli, tra cui “El Jueves”. Nel 2009, vince la terza edizione del premio Josep Coll con il suo libro “Abulio” (Glénat, 2010). Nel corso degli anni ha diviso il suo talento di disegnatore con un’altra sua grande passione: fare la comparsa nei film porno low budget. Senza contare che è nipote del celebre presentatore televisivo Jesus Vazquez, icona della comunità gay spagnola. Nel 2012 ha pubblicato “Fracasa Mejor” (Fracasa Mejor ediciones), un fumetto che riprende le storie in bianco e nero realizzate negli ultimi tre anni per “El Jueves” e altre fanzine, senza contare quelle inedite. “Mox Nox”, vero e proprio caso editoriale in Spagna, è la sua prima opera pubblicata in Italia. Nel 2016 torna a Lucca per presentare la sua ultima autoproduzione.
@fedisp
No Comments