30 Nov 2016 Il volo di Majorana, di Andrea Angiolino @HomoScrivens. Una storia oltre il tempo
Una storia vera, raccontata tante volte da tanti autori, che fatica a trovare un finale certo. E allora perché non cercarne uno… oltre il cielo?
Divertente e appassionante, leggero come le ali della macchina volante del noto matematico scomparso “nel nulla”, questo libro di Andrea Angiolino propone una sua versione dei fatti, non tanto quelli accaduti ma quelli che… accadranno.
Un romanzo ucronico ambientato in un’Europa che “Mentre il resto del mondo andava pian piano a rotoli, […] divenne un’oasi di pace, alta e bassa finanza, formaggio coi buchi e orologi a cucù”. Una storia che si fa fatica a non spoilerare perché il bello non è tanto nell’invenzione narrativa, che è chiara sin da subito, ma nei volteggi panoramici sulla Storia che l’autore compie (c’è anche un’utile cronologia di massima in calce), conducendo il lettore in una rilettura divertente e diversa di fatti, personaggi, Paesi, città.
Un romanzo ironico che pone domande intelligenti e interessanti senza pretendere di dare risposte, che traccia scenari possibili senza la presunzione del calcolo del probabile, che disegna al centro di tutto la figura di un uomo con grandi poteri (e grande _coscienza di_ responsabilità), e un’etica così naturale da vergognarsi ad essersi ritrovati nei romanzi di Gibson.
Un romanzo che può essere uno strumento didattico di approccio alla storia della matematica, proprio come le storie della vita dei poeti e degli scrittori servono per l’introduzione, l’analisi e la comprensione delle loro opere.
E se proprio sul calcolo si incentra tutta la vicenda (“fin da bambino [Majorana] risolveva moltiplicazioni fra numeri a tre cifre ed estraeva radici quadrate e cubiche. Tutto questo all’età di quattro anni, prima ancora di saper leggere e scrivere gli stessi numeri che snocciolava con grande abilità”), per quanto uno si sforzi di calcolare tutto, c’è sempre qualcosa di incalcolabile. Altrimenti, oggi sapremmo tutto di Ettore Majorana, imbarcatosi il 25 marzo 1938 sul postale Napoli-Palermo alle dieci e mezzo di sera e scomparso alla storia del Novecento…
Andrea Angiolino (Roma 1966), giornalista, vive inventando giochi: da tavolo, di ruolo, per radio e televisione, per riviste, per pubblicità, per eventi, per computer e altri ancora. Ha all’attivo numerosi libri tra cui il Dizionario dei giochi Zanichelli (con Beniamino Sidoti), Storie di giochi (Gallucci), l’antologia di racconti fantasy Cuore di drago e il romanzo collettivo di fantascienza Maiden Voyage (entrambi Homo Scrivens).
Tra i suoi giochi in scatola più noti Wings of Glory (con Pier Giorgio Paglia, Ares Games, già Wings of War), e Sails of Glory (con Andrea Mainini, Ares Games).
Le sue opere sono tradotte in una quindicina di lingue. È stato nominato “esperto inventore di giochi” dal Ministero della Pubblica Istruzione, ha ricevuto dalla manifestazione Lucca Games il primo riconoscimento “Best of Show” assegnato alla carriera, ed è stato nominato Personalità Ludica Dell’Anno 2007.
A “Wikiradio” (Rai Radio Tre) racconta storie di giochi e di giocattoli. È giurato del Trofeo RiLL per racconti fantastici e fa parte del collettivo Carboneria Letteraria.
Dieci è la selezione di narrativa italiana di Homo Scrivens.
Dieci volumi ogni anno, con le prime cinquanta copie numerate a mano.
Età: 10+
Pagine: 150
Prezzo: 15 euro
Napoli, Homo Scrivens editore, 2016
@annabenelu
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