John Avon: dalle copertine dei libri di King, Pratchett e Arthur C. Clark alle carte Magic. ‘Gioco molto sull’illuminazione’

John Avon: dalle copertine dei libri di King, Pratchett e Arthur C. Clark alle carte Magic. ‘Gioco molto sull’illuminazione’

Tutto diventa ‘ispirazione’ per John Avon, nome di culto per chi ama ‘Magic The Gathering’ e apprezza le carte con le sue illustrazioni. Qualsiasi scorcio, qualsiasi oggetto, tutto può essere uno spunto per una carta, o un paesaggio.

Lo racconta lo stesso John Avon durante un incontro con la stampa nel corso dell’ultima edizione di Lucca Comics & Games, durante la quale era uno degli ospiti di punta.

«Quando cammino – racconta – mi guardo attorno ma non vedo quello che vedono gli altri. Quello che mi colpisce, in genere, sono dei dettagli, dei particolari, che mi danno uno spunto per qualcosa che verrà. Mi potrebbe colpire un cestino della spazzatura oppure una bottiglietta. Li vedo come qualcosa che prenderà una forma diversa, ad esempio – dice prendendo in mano la bottiglietta che ha davanti – questa potrebbe essere una navicella spaziale o chissà cosa».

Insomma, Avon riesce a creare quei panorami fantastici a cui dà vita solo perché vede il mondo con occhi diversi, dando spazio a un suo immaginario tutto personale. «Mentre venivo qua a Lucca – racconta – mi sono fermato a fotografare il panorama che mi circondava. Non so cosa e se diventerà qualcosa, ma adesso direi che è perfetto per la creazione di una città».

La sua è una passione che nasce da quando era piccolo: «Mi piaceva sognare e sognavo cose che cambiavano dalla loro forma iniziale. Ad esempio, mi ricordo dei girasoli che piano piano arrivavano a toccare il cielo: in sostanza cerco sempre di mettere nei miei lavori sia la realtà, sia l’immaginazione».

Punto centrale dell’arte di John Avon è sicuramente rappresentato dai giochi di luce che riesce a usare magistralmente per dare vita alle sue creazioni: «Gioco molto sull’illuminazione – spiega – perché mi definisco sostanzialmente un illustratore realistico. Se pensiamo, infatti, alla carta ‘Lotus Field’, a dare un tocco magico all’atmosfera di quella carta è proprio l’illuminazione che essa ha».

Ma John Avon ha anche realizzato numerose copertine di libri, tra cui quelli di Stephen King, Arthur C. Clark e Terry Pratchett: per questo tipo di opere, afferma di essersi ispirato allo stile degli artisti classici, mentre quando è passato alle carte Magic, si è confrontato con un tipo di arte diversa, più commerciale, che richiede tempi più celeri anche per la realizzazione: «C’è stato un momento nel quale avrei voluto gettare la spugna, perché non riuscivo ad essere abbastanza veloce, poi, però, è arrivato il computer che ha velocizzato i processi creativi e molti dei problemi si sono risolti. Ad ogni modo, se devo essere sincero, preferisco la pittura tradizionale».

E ama la musica, tanto da avere una collezione enorme di chitarre: «Ho iniziato a suonare il piano – racconta – da piccolo, ma, quando mi esercitavo, invece di studiare sugli spartiti, mi inventavo la musica che suonavo. In realtà, tutte le mie attività provengono dal bambino interiore: in passato credevo che questa fosse una debolezza, mentre adesso sono convinto che sia una forza».

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