‘Stranger Things’ protagonista a Lucca Comics & Games con il cast e i creatori, fratelli Duffer

‘Stranger Things’ protagonista a Lucca Comics & Games con il cast e i creatori, fratelli Duffer

E’ stato un lancio epocale, quello di Netflix, per la quinta (e finale) stagione di ‘Stranger Things’, che ha scelto ancora una volta Lucca Comics & Games per presentare l’anteprima della serie di punta di questa stagione appena iniziata.

Sul palco del Teatro del Giglio, accolti dal direttore di Lucca Comics & Games, Emanuele Vietina, sono saliti i creatori della serie, Ross e Matt Duffer, e il cast al (quasi) completo: Finn Wolfhard (Mike Wheeler), Gaten Matarazzo (Dustin Henderson), Caleb McLaughlin (Lucas Sinclair) e Noah Schnapp (Will Byers) che hanno risposto alle domande di Vietina, dandoci così un’anteprima prima dell’anteprima.

«Quando abbiamo iniziato a pensare alla serie – dicono i Duffer Brothers – sapevamo già come sarebbe finita. Così, quando siamo arrivati all’ultima stagione, siamo partiti dagli ultimi 40 minuti dell’ultima puntata della quarta stagione, da cui siamo partiti per costruire l’intera ultima parte della serie»

Quella che a breve inizierà su Netflix, infatti, «Non è solo la stagione conclusiva – dice Ross – ma, nell’ultimo episodio riflette tutto il viaggio che si è compiuto in questa serie. E’ un po’ un addio che speriamo susciterà emozioni profonde».

Ma come si sono evoluti i personaggi nel corso delle cinque stagioni? Per Finn-Mike «il personaggio si è evoluto in moltissimi modi e in più circostanze, tutte strane e disturbanti, ma in fondo è un po’ quello che accade a ognuno di noi nella vita di tutti i giorni, mostri a parte. Mike in questa nuova stagione avrà un ruolo importante nel tenere unito il gruppo».

«Amo molto vestire i panni di Dustin – dice Gaten – e affrontare nuove sfide. Il personaggio ha avuto un inizio molto difficile e, adesso, per la prima volta, vedrà i suoi amici sentirsi persi e spaventati».

Anche Caleb-Lucas rileva che negli anni il suo personaggio ha acquisito una grande complessità: «nella quarta stagione ha dimostrato una maggiore sensibilità e diventa sempre più resiliete e pieno di passione per la famiglia, acquistando sempre più ricchezza di sfumature».

«L’evoluzione di Will – dice Noah – negli anni è stata grandiosa. Un’evoluzione che risuona molto anche dentro di me, un po’ come succede nella vita di tutti con quei problemi che tutti affrontano. Sono molto soddisfatto di come si chiude il cerchio per il mio personaggio».

Di momenti indimenticabili, sicuramente, nella lavorazione della serie ve ne sono stati tanti, ma per Ross è la primissima scena girata, quando i ragazzi giocano a D&D in cantina «Mi ha fatto ricordare anche la mia infanzia», ha detto.

Mentre suo fratello sottolinea l’importanza che per lui ha avuto l’ultimissima scena.

La parola passa, quindi, agli attori e Finn afferma di non poter dire niente per non spoilerare, ma sicuramente l’ultimissima scena è quella che si porta dietro come momento memorabile.

Ma un momento da ricordare è nella terza stagione, quando sono al centro commerciale: «Tra le scale mobili – ricorda – c’era uno scivolino: i fratelli Duffer ci avevano detto di non usarlo, ma ovviamente non abbiamo dato loro retta e ci divertivamo su quello scivolino. Alla fine, però, sono state usate anche quelle scene».

Gaten, invece, ricorda anche lui la prima scena girata che ha segnato «l’inizio della carriera di un gruppo di ragazzini difficili da gestire. In realtà pensavamo che tutti ci odiassero proprio perché impossibili, invece abbiamo scoperto con il tempo che non era così».

La quarta stagione è quella che ha segnato maggiormente Caleb, poiché «era lo specchio della mia vita: Matt e Ross mi hanno aiutato molto come attore, ma anche tantissimo come persona».

Noah ride ricordando come il suo personaggio pianga fin troppo spesso, ma si ricorda perfettamente la prima volta che doveva piangere: «Wynona (Ryder) è stata un aiuto importantissimo: le mandai un messaggio dicendole che le dovevo parlare e le chiesi consiglio. Mi dette dei consigli pratici, come tenere la mano aperta per sentirsi più vulnerabili o ascoltare musica e mi ha aiutato molto. Devo dire che è stato molto bello lavorare con Wynona che è riuscita a rendere tutto più semplice per ognuno di noi».

La nostalgia per gli anni Ottanta fa sicuramente da sottofondo a questa serie, inaugurando peraltro un filone che da ‘Stranger Things’ in poi, sarà ‘cavalcato’ da molte altre serie. «Quando abbiamo avuto l’idea della serie – dicono i fratelli Duffer – ci siamo sicuramente ispirati a film ma soprattutto abbiamo puntato a riportare nel mondo un’atmosfera qualcosa di meno pesante rispetto a quello che girava attorno, per questo abbiamo ripreso gli anni Ottanta. Inoltre, parliamo di outsider rivolgendoci ad outsider e, in fondo, speriamo di aver trasmesso questa leggerezza e che questo prosegua oltre la fine della serie».

E adesso non resta che attendere il 27 novembre per la prima parte della quinta stagione. E, poi, il 26 dicembre per altre puntate e, infine, il gran finale nella notte tra il 1° e il 2 gennaio.

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