05 Gen 2018 Pole la donna parmettisi… TEMPO e DONNE che giocano nel primo numero di GDR Time, nuova rivista per la community e i curiosi
In un momento di grande revival culturale del gdr, anche per il mero fatto storico economico che la nostra generazione è quella che ora lavora (crea mondi) e compra (crea mercati), “Il nostro intento era quello di far conoscere il mondo del gioco di ruolo all’esterno – spiega -, a chi quel mondo lo vede un po’ con sospetto, o con occhi di scherno. Negli ultimi mesi si è fatto sempre più forte il bisogno di comunicare cosa sono i giochi di ruolo e chi sono i giocatori di ruolo, specie dal momento che personalità che non conoscono il “settore” hanno riportato in auge la vulgata – sempre infondata – che i giochi di ruolo siano dannosi o irrispettosi verso gli argomenti di cui trattano. Il riferimento – va da sé – è all’articolo apparso qualche settimana fa sulla Stampa, in cui si commentava il live di Terre Spezzate dedicato agli Anni di Piombo. È stato subito un fioccare di polemiche, tra chi parlava di lesa maestà – “non si gioca con i morti” – e chi ancora una volta demonizzava il gioco di ruolo”.
Sulla questione siamo intervenuti anche come giuria del Gioco di Ruolo dell’anno. Non è quindi un caso che nel numero ci sia un’intervista al presidente, Paolo Cupola, oltre a interessanti approfondimenti su temi che condivido, come il progetto Kids and Dragons verso il quale qui a Gattaiola proviamo stima e gratitudine, ma anche recensioni, consigli, interviste e informazione, oltre a TimeVisor, un gioco di ruolo completo scritto da Giacomo Bellucci.
Ha destato in me perplessità e stupore la scelta, per il pezzo di apertura del numero, dell’argomento (semplifico) “POLE LA DONNA PARMETTISI..” ehm.. “Donne e GdR“. Sono ormai 20 anni che se ne parla…. ecco non vedo la novità. Però il pezzo parte da un sondaggio effettuato sul gruppo Fb e riporta alcuni dati e considerazioni che mi fanno pensare che la disparità di genere sia davvero un fatto incolmabile. Un esempio?
Se le giocatrici di ruolo che si dichiarano tali, tra i 25 e i 34, anni sono il 33% (grazie ho gradito molto che i colori di rappresentazione delle torte non fossero rosa/azzurro ***), dai 35 ai 44 scendono al 18%. Ora può darsi che noi pioniere (avrete capito quanti anni ho) fossimo già meno, quando abbiamo iniziato, rispetto alle generazioni successive di giocatrici, ma può anche darsi che dopo una certa età, in misura maggiore dei maschi, ci tocchi fare altro che giocare…
Inoltre, cosa rende davvero diverso un’esperienza di gdr con donne da una con uomini? Voi che ne pensate? E quando dico voi, cittadini, vorrei che dichiaraste età e genere di appartenenza. Il Computer lo vuole sapere per meglio comprendere le vostre motivazioni ed adoprarsi per la vostra felicità, insomma.
Lo speciale “Il tempo e il gdr”, infine, è la cosa che mi piace di più del numero, perché affronta l’argomento sia nel gioco che nel metagioco, e sinceramente quanto il gdr sia legato al tempo, è un tema che mi ha sempre affascinata parecchio. Non si parte forse per un viaggio nel tempo (e a volte anche in spazi altri) ogni volta che ci si siede a quel tavolo?
Beh… potete fare la vostre considerazioni scaricando il PDF su Drivethru RPG – con la formula pay what you want che vi permette anche di scaricarlo gratuitamente – e su Terra dei Giochi.
Buona lettura e buona avventura alla redazione di GdR Time!
@annabenelu
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