Chris Claremont, ‘padre’ di X-Men Uncanny sarà ospite Panini Comics a #LCG19

Chris Claremont, ‘padre’ di X-Men Uncanny sarà ospite Panini Comics a #LCG19

La saga di Fenice Nera porta la sua firma e, finalmente, sarà presente a Lucca Comics & Games dal 30 ottobre al 3 novembre. Si tratta di Chris Claremont, a Lucca grazie alla sua casa editrice, Panini Comics che lo avrà ospite nel suo padiglione, dove prenderà parte ai festeggiamenti per gli 80 anni di Marvel e i 25 di Panini Comics.

Una presenza che non è certamente casuale, quella di Claremont: è lui che ha dato vita alla saga ‘X-Men Uncanny’, che forse meglio di ogni altra saga incarna lo spirito e il claim di quest’anno, ‘Becoming Human’, mettendo in risalto come le differenze rappresentino valori aggiunti e non motivo di discriminazione e dando una grande lezione, a suo modo, filosofica, rappresentando attraverso le sue sceneggiature, le contraddizioni della società e il rapporto controverso che tuttora esiste nei confronti di chi è ‘diverso’. Una metafora decisamente attuale.

Claremont – nato nel 1950 – è conosciuto, come dicevamo, per l’universo degli X-Men – suoi, tra gli altri, sono i personaggi di Legion, Fenice Nera, Rogue, Gambit, Sabretooth, Mystica e Kitty Pryde – ha sceneggiato storie anche per Batman e Superman e creato la saga ‘The New Mutants’ e ‘Captain Britain’ (ancora per la Marvel), nonché è autore di diverse serie originali.

Chris Claremont, 'padre' di X-Men Uncanny sarà a Lucca Comics & Games dal 30 ottobre al 3 novembre, ospite di Panini Comics

Come si nota dall’elenco, che comunque sarebbe molto più lungo, ha una predilezione per i personaggi femminili, ai quali riesce a dare uno spessore particolare, che passa attraverso una complessità letteraria, che ne mette in risalto il carattere, anche attraverso i superpoteri che le identificano.

Il suo gusto narrativo come sceneggiatore si comprende molto bene anche dalla sua produzione letteraria: ha, infatti, al suo attivo ben nove romanzi, che sono stati pubblicati in tutto il mondo e lo hanno fatto conoscere e apprezzare anche come scrittore. La sua scrittura – sia nei libri, sia nelle sceneggiature – presenta una struttura abbastanza complessa che ha portato il livello delle sceneggiature degli albi Marvel a un più alto livello narrativo, creando uno storytelling più maturo e sofisticato, cosa che, di fatto, ne ha decretato un successo che dura da decenni.

Ma è anche l’autore di alcune frasi iconiche che hanno caratterizzato i personaggi. Una su tutte: è sua l’affermazione di Wolverine «I’m the best there is at what I do. And what I do… isn’t very nice», che è diventata distintiva del personaggio stesso.

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