27 Ott 2019 ‘Paperino siamo noi’: aperta al Carmine la mostra #LuccaCG19 sul mondo di Paperino, anche grazie la realtà virtuale
«Paperino siamo noi» è il titolo della mostra che ha appena inaugurato al Mercato del Carmine e che vuole celebrare i primi 85 anni del celebre personaggio Disney. Già, perché in fondo ognuno di noi ha dentro di sé un po’ di Paperino: un po’ goffo, un po’ fortunato, un po’ pasticcione.
E la mostra al Carmine – curata da Gianni Bono – rappresenta una sorta di cronistoria della vita di questo amatissimo personaggio e del suo alter ego, Paperinik – che peraltro quest’anno compie 50 anni – sfruttando uno degli spazi centrali che era rimasto finora inutilizzato durante i Comics e che, invece, quest’anno, diventa sede di una delle esposizioni più interessanti in assoluto.
L’esposizione si dipana su due livelli, quello ‘virtuale’ e quello ‘reale’. In quelle che erano le botteghe del Carmine, infatti, trovano spazio delle sezioni tematiche dedicate a Paperino. Qua si possono trovare le tavole originali di Pedrocchi dei primissimi giornalini, alcuni pezzi rari in esposizione, la ‘pinacoteca’ di Paperino e molto altro. Dopo una ‘postazione Kinder’, dove, tra l’altro, è possibile farsi il proprio ‘avatar’ paperinesco e vedere un artista Disney all’opera: si tratta di Paolo Campinoti, presente nell’area Kinder della mostra per dare vita a creazioni ‘paperiniche’.
Come si diceva, la parte ‘reale’ vede anche la presenza di una ‘Pinacoteca di Paperino’, dove, per la prima volta, saranno esposti una serie di dipinti, attraverso i quali gli artisti Disney hanno omaggiato grandi opere della pittura mondiale, creando delle parodie che le proietta nel mondo di Paperino. Le parodie sono, del resto, un elemento fondamentale del mondo Disney e, infatti, in mostra troviamo le prime edizioni de ‘L’inferno di Topolino’ e ‘I promessi Paperi’. In mostra anche la serie completa di ceramiche di Paperino, realizzate dal fiorentino Ugo Zaccagnini negli Anni Quaranta e due dipinti di Romano Scarpa, autografati in Italia dallo stesso Walt Disney negli Anni Sessanta.
La parte ‘virtuale’, però, è quella che desta maggiore curiosità e maggiore interesse nei visitatori di ogni età. Al centro del chiostro del Carmine, infatti, sono state realizzate otto postazioni a disposizione dei visitatori. Qua, visore sugli occhi, è possibile entrare nella casa di Paperino. Proprio quella casa che siamo abituati a vedere nei disegni e che si visita attraverso la realtà virtuale, girandola in lungo e largo. Muovendosi dentro uno spazio fisico che, ai nostri occhi, appare come la casa del nostro papero preferito. Grazie a un assistente che ci segue durante tutto il percorso, è possibile visitare dapprima il piano terra, dove, tra l’altro, possiamo rispondere al telefono, accendere la televisione con un improbabile telecomando – difficile da afferrare, peraltro – guardare il filmato che ci viene proposto (che serve per risolvere dei misteri) e, quindi, salire, prendendo le scale, al piano superiore, dove si può aprire un armadio, scegliere la casacca che ci piace di più (va beh, sono tutte uguali), spostare un’abat-jour che poi non sapevo più dove mettere e ho buttato sul letto (d’altronde come probabilmente avrei fatto anche in camera mia) e, alla fine, trovare, ben nascosto, l’ascensore che porta nel nascondiglio di Paperinik…. Beh, non possiamo svelarvi proprio tutto. Qua ci fermiamo. Ma vi assicuriamo che merita davvero una visita.
E non importa che costi 5 euro: sono davvero ben spesi, sia per il valore del materiale esposto, che piace anche a chi è solo blandamente appassionato di Paperino e c., sia per la gita attraverso la realtà virtuale, direttamente all’interno del mondo di Paperino.
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