01 Nov 2021 ‘Strappare lungo i bordi’: Zerocalcare diventa un cartone animato per Netflix
La lavorazione è stata lunga, un anno, forse qualcosa di più, ma ci siamo quasi: la serie animata di Zerocalcare, ‘Strappare lungo i bordi’ sta per arrivare su Netflix: debutterà il 17 novembre. Intanto però è stata anticipata a Lucca Comics & Games, per quello che è stato l’incontro più importante dell’ultima giornata del Festival che ha visto confrontarsi sul palco di un Teatro del Giglio al gran completo, oltre a Zerocalcare, Michele Foschini di Bao Publishing e Giorgio Scorza di ‘Movimenti‘.
A rendere ‘speciale’ questo cartoon è il fatto che l’autore, Zerocalcare, appunto, dà voce al personaggio: «Non è stato facile, anche perché io parlo con un forte accento romanesco – dice – e molto svelto. Insomma, non sono Gassman. Spero che, nonostante questo, sia sempre comprensibile».
La cosa può sembrare un dettaglio, ma così non è davvero: «Questo fatto rende la serie Netflix un qualcosa che si inserisce perfettamente nella produzione di Zerocalcare – spiega il suo editore Michele Foschini – in quanto non ne interrompe la narrazione, ma semplicemente l’arricchisce di un nuovo capitolo, usando un media diverso da quello del libro».
E, infatti, Zerocalcare spiega come si collochi in sostanza poco prima di ‘Macerie Prime’: «Mi serviva – dice Michele Rech/Zerocalcare – per fissare dei personaggi archetipici e mi piacerebbe che questi personaggi crescessero ancora».
Tra parentesi, l’unico doppiaggio ‘esterno’ è quello di Valerio Mastrandea che presta la sua voce a Secco.
«Il doppiaggio era tutto da sperimentare – aggiunge Giorgio Scorza di ‘Movimenti’, che ha materialmente realizzato la serie – e, in tutta sincerità, a me pareva inaccettabile una cosa del genere. Invece, quando l’ho visto, ho realizzato che funzionava e funzionava molto bene, quindi siamo andati avanti».
Pare che una delle cose più ‘difficili’ per Zerocalcare sia parlare lentamente: «Va beh – si giustifica – vengo dal punk e tutto quello che è sotto una certa velocità, per me è Cugini di Campagna».
La serie sarà sottotitolata e verrà distribuita attraverso Netfilx in tutto il mondo: «E questa è un’ottima cosa – sottolinea Foschini – perché così infliggeremo ai coreani la stessa tortura che loro hanno inflitto a noi», ghigna sadicamente.
La sigla è affidata a Giancane ed è «la sigla più figa dell’anno», dice sempre Foschini. Amici da sempre, li avevamo già visti all’opera insieme in ‘Ipocondria’, brano di Giancane, con il featuring di Rancore e il video realizzato proprio da Zerocalcare. Ma nella soundtrack appare anche Ron: gli viene chiesto come mai questa scelta. «In realtà – racconta – avevamo scelto il pezzo di un altro cantautore, ma non ci ha voluto dare i diritti del pezzo e, quindi, abbiamo ripiegato su Ron». Nonostante il pubblico chieda a gran voce chi sia questo cantautore, le bocche restano cucite.
Alla prima puntata, la mamma di Zerocalcare non l’aveva incoraggiato molto: «Mi ha detto che era meglio ‘Adrian’ – racconta – e quando l’ho detto in una riunione, mi sono reso conto che quelli intorno a me più o meno avevano lavorato tutti su quella serie». Ed è ovvio che si è aperto per Michele – che peraltro è sempre molto sensibile e attento agli altri – uno di quei momenti in cui vorresti sparire.
La madre però si è ricreduta e quando ha visto l’intera serie l’ha promossa a pieni voti.
Ma la serie è meglio vederla puntata per puntata o tutta insieme?
Zerocalcare non ha dubbi in materia: «E’ una serie breve – dice – quindi io la vedrei tutta in un botto. Non che ci siano problemi a vedere una puntata oggi e una domani, ma dura in tutto un 94 minuti, quindi conviene vederla tutta insieme».
Dopo qualche (brevissimo) video in anteprima visto al Giglio, non resta che aspettare – non senza una certa voglia che arrivi presto – il 17 novembre per immergersi nel mondo (questa volta animato) di Zerocalcare.
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