LCG22 – ‘Hope’: è la speranza il claim del 2022, ma l’ironia sul manifesto non manca

LCG22 – ‘Hope’: è la speranza il claim del 2022, ma l’ironia sul manifesto non manca

Non ci sarebbe Lucca Comics & Games se non ci fosse il dibattito sul poster che illustra la manifestazione. Tutti gli anni, qualche polemica viene tirata fuori e, anche quest’anno, non si scappa alla tradizione.
Ecco, quindi, che l’«Hope» di Ted Nasmith ha suscitato non poche discussioni tra i fan della manifestazione, ma soprattutto molta ironia da parte degli appassionati, che non hanno perso l’occasione per scherzare e ridere sul manifesto 2022. A molti, infatti, è sembrato un po’ troppo retorico, altri lo hanno avvicinato a illustrazioni di stampo più o meno religioso, altri ancora ci hanno ironizzato, facendone delle alternative version.

Rispetto agli anni passati, forse una maggiore retorica grafica c’è, ma tant’è. Quello che la manifestazione voleva far passare era il messaggio: «Per noi di Lucca Comics & Games – dicono infatti – la speranza è quella scritta in tutte le grandi storie del fantastico, a cominciare da Guerre Stellari, il cui capitolo IV (il primo film della saga), si intitolava proprio ‘A New Hope’ e Obi-Wan Kenobi dice ‘speranza, ecco qualcosa che non sento nominare da un sacco di tempo’. Per lui la speranza non è il semplice desiderio di un risultato positivo, è piuttosto fiducia incrollabile nel suo avverarsi». Ecco, quindi, che per gli organizzatori «Hope è una certezza, non un dubbio. Sempre speranza c’è, come direbbe Yoda. Nulla più dell’immaginario fantastico richiama a questo tema: è con la speranza che vogliamo conquistare il presente. La fantasia è la realtà di un futuro migliore, dalla parte di chi sogna e vive per davvero. Vive per costruire alternative, scenari migliori e strade nuove».

Per dare forma a tutto questo è stato chiamato quello che viene considerato un maestro assoluto dell’imaginative realism Ted Nasmith, che, negli ultimi 40 anni, ha forgiato l’universo visivo della Terra di Mezzo.

E’ così nato ‘Hope, Lady of the Dawn’, la Signora dell’Alba, raffigurata come una divinità nell’immagine realizzata per questa edizione di Lucca Comics & Games.

Hope è ispirata a Yavanna, divinità del pantheon tolkeniano e rappresenta la guaritrice della natura. L’albero su cui si erge è un olivo antico e i colori della dama dell’alba richiamano la bandiera italiana, mentre i nastri ondeggianti al vento simboleggiano la libertà, la creatività e le differenze.

«Non potevano mancare i riferimenti alla città di Lucca – concludono gli organizzatori – con le sue splendide Mura e il duomo San Martino. E’ così che Lucca, con il suo albero sacro, nelle mani di Nasmith, in un attimo, diviene Valinor, un regno incantato, un paradiso terrestre che permette di ridefinire il presente».

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