Zerocalcare ama le lettere e ora ‘viaggia’ per posta: presentato il francobollo a lui dedicato

Zerocalcare ama le lettere e ora ‘viaggia’ per posta: presentato il francobollo a lui dedicato

Ha fatto sicuramente contenti mamma e papà, ma la soddisfazione più grande è senz’altro la sua: adesso Zerocalcare è protagonista perfino di un francobollo dedicato. Anzi, in realtà, sono tre, ma questi sono dettagli.

A spiegare perché sono contenti i genitori ci pensa lui stesso nell’incontro a Palazzo Ducale per la presentazione dell’emissione filatelica.
«La mia mamma – dice Michele, vero nome di Zerocalcare – è una mia grandissima fan ed è contenta quando può dire alle amiche che suo figlio si è ‘fatto una posizione’. Mio padre, invece, è diverso: mi fa vedere sempre quello che fanno ad esempio i figli dei suoi amici, come se aver pubblicato una cosa li rendesse una specie di esempio, o come se quello che faccio io non sia importante. Boh, è fatto così. Poi però lo so che capisce».

Insomma, l’emissione dei francobolli creati da Zerocalcare sono l’ennesima consacrazione di questo autore che piace davvero a tutti, senza differenza di età. Ed è stata scelta Lucca per presentare questa novità, proprio perché palcoscenico transgenerazionale.
«Mi piace la comunicazione ‘lenta’ delle lettere – afferma Zerocalcare – mi piace scrivere lettere e mi piace anche aspettare di ricevere la risposta. Poi se pensiamo a videogiochi o film post-apocalittici, tutto finisce di funzionare, meno le poste». Un motivo ci sarà.

Nella chiacchierata con Michele Foschini di Bao Publishing – la casa editrice che pubblica i suoi libri – e con Giovanni Machetti di Poste Italiane, viene fuori che il lavoro alle Poste e, perfino, allo sportello era uno degli sbocchi lavorativi che Michele-Zerocalcare tutto sommato non avrebbe disdegnato come ultima ratio.
«Quella con le Poste – racconta Foschini – è stata una collaborazione molto serena e non è così scontato quando hai a che fare con enti di questa portata. Invece, non solo è andato tutto per il meglio, ma abbiamo trovato grande collaborazione e comprensione delle nostre idee».

L’idea nasce dalla volontà di Poste Italiane di riportare la comunicazione a qualcosa di tangibile in un’epoca segnata dai social e dalla messaggistica istantanea che viaggia solo nell’etere: «Una lettera è qualcosa di pensato, rappresenta proprio una filosofia diversa, dove è importante anche la ricerca della parola», spiega Machetti. Ed ecco l’idea: prendere qualcosa che possa veicolare un messaggio del genere e che possa stimolare il ritorno a una scrittura tradizionale. E chi meglio di Zerocalcare per veicolare questo messaggio? Nasce così il francobollo che per l’autore è stato «molto stimolante da realizzare, anche perché mi sono dovuto confrontare con le dimensioni ridotte del francobollo».

Più in generale Zerocalcare afferma di disegnare quello che sostanzialmente gli piace e interessa e che differenzia il tipo di creazione: «Una striscia per il web – dice – mi prende poco tempo, perché so già che avrà una vita relativamente breve. Se, invece, è un libro quello che sto realizzando, mi sento in dovere di fare del mio meglio, perché ci saranno delle persone che usciranno di casa per andarlo a comprare e spendere una ventina di euro per questo oggetto. Che, poi, magari, può anche non piacere loro, ma che, comunque, ha richiesto da parte loro un impegno. Il minimo che posso fare è impegnarmi anch’io al massimo per fare qualcosa che valga la pena per loro uscire di casa».

Zerocalcare è anche molto attivo sui social e, come gli fanno notare dal pubblico, è uno di quegli autori che risponde sempre a tutti: «No, non rispondo proprio a tutti – specifica – non rispondo a chi mi fa richieste che rasentano l’assurdo o cose che non posso fare e non rispondo perché entrare nei dettagli del perché dico di no sarebbe troppo lungo. Per il resto cerco di rispondere a tutti: è perfino successo che abbia dato le indicazioni stradali per girare per Roma. Questo, comunque, mi comporta un enorme sforzo: dall’1 e mezza alle 3 di notte, in genere, sto a rispondere ai messaggi privati».

E, oggi come ieri, si continua a occupare della realtà che lo circonda e che guarda con occhio critico, pronto a far rilevare le storture dei nostri tempi, con spirito leggero e messaggio pesante, come dimostra anche l’ultimo libro ‘Don’t Sleep ‘Till Shengal’, nato dal suo viaggio in Iraq del 2021. Un libro tutto da leggere per capire un po’ meglio cosa accade in quella parte di mondo e che trova perfetta eco in ‘Kobane Calling’ di qualche anno fa.

Per il resto, Zerocalcare è sempre Zerocalcare: gentile, disponibile, pronto a rispondere con una battuta a tutti e, al tempo stesso, a fare discorsi serissimi, senza soluzione di continuità, ma anche a rovesciare addosso al pubblico uno tsunami di parole a velocità stratosferica, quella che gli è stata criticata nella serie, ma che chi lo segue da tempo non solo capisce e accetta, ma apprezza anche.

All’interno del padiglione Napoleone è possibile trovare lo stand di Poste Italiane dove prendere i francobolli di Zerocalcare con l’annullo speciale, mentre allo stand Bao Publishing – sempre nello stesso padiglione – sono indicati gli orari dei firmacopia, mentre il 31, alle 14, Zerocalcare sarà all’auditorium San Francesco per parlare del suo nuovo libro.

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