31 Ott 2022 I protagonisti de ‘Gli anelli del potere’ al Teatro del Giglio tra aneddoti e rivelazioni
[L’articolo contiene SPOILER: chi non avesse visto la serie, troverà indicati gli spoiler e potrà saltare la sezione indicata]
La Regina Reggente Miriel, l’elfo silvano Arondir e la moglie di Durin IV, futuro Re dei Nani, Disa, sono arrivati a Lucca Comics & Games dalla Terra di Mezzo, per parlare della prima stagione de ‘Gli anelli del potere’ serie originale Amazon che ha avuto un forte successo di pubblico e qualche critica, ovviamente, dai puristi tolkeniani.
Sul palco del Teatro del Giglio, intervistati da Emanuele Vietina, si sono presentati Cynthia Addai-Robinson, Ismael Cruz Cordova e Sophia Nomvete, rispettivamente Miriel, Arondir e Disa, che hanno risposto alle domande e fatto vedere le 3 scene della prima stagione che per i tre personaggi sono state cruciali per il personaggio e l’attore e attrice.
Per tutti e tre Tolkien è stata una scoperta tardiva: chi più chi meno, hanno scoperto lo scrittore di Oxford attraverso i film di Peter Jackson. Qualcuno poi lo ha approfondito, come Spohia Nomvete, indipendentemente dalla serie, mentre per esempio Ismael e Cynthia hanno ‘studiato’ ‘Il Signore degli Anelli’ e tutto l’universo letterario che circonda la trilogia solo per la serie.
«Quello che mi piace molto di questa serie – afferma proprio Cynthia – è che i ruoli femminili hanno una piena caratterizzazione, una cosa che mi rende molto felice e che mi ha portata ad approfondire il personaggio di Miriel».
«Un personaggio entusiasmante», definisce la sua Disa, Sophia che prosegue «E’ un ruolo pazzesco che mi dà la possibilità di avere il meglio dei due mondi. Ho dovuto creare il personaggio e per questo ho studiato molto. Al momento penso sia il punto più alto della mia carriera».
E anche Arondir-Ismael non è da meno: «Sono un grande appassionato dei film e sono arrivato a Tolkien attraverso questi: sono contento del personaggio che interpreto, anche se si è attirato addosso non poche critiche perché di colore, cosa che ho faticato a capire».
Cynthia-Miriel ha iniziato a ricevuto la proposta di interpretare il personaggio durante il lockdown e spiega che questo e serviva comunque per superare un momento certamente non facile: «Non sapevo cosa aspettarmi andando in Nuova Zelanda per le riprese – racconta – invece, mi sono trovata circondata da persone fantastiche che mi hanno aiutata a realizzare la Miriel che avevo in mente, una donna che sa di essere in un ruolo solitario, che vuole fare il meglio per il suo popolo, ma non sempre sa cosa sia meglio fare. Durante questa serie, Numenor è al suo massimo splendore, ma la tempesta è già nell’aria e si comprende che tutto cambierà».
Ismael-Arondir, invece, sottolinea come vi siano non poche somiglianze tra lui e il suo personaggio: «Arondir è un elfo silvano, cresciuto nei boschi di montagna e io sono cresciuto sulle montagne di Portorico. Ho lottato molto per trovare la mia strada, così come fa Arondir e poi mi piace moltissimo il fatto che Arondir è sempre guidato dall’amore, che sia l’amore per gli umani o per la donna che ama e li difende sempre, senza mai fermarsi, così come nella mia vita ho fatto anch’io per le cose in cui credevo ed è quello che ho voluto portare nel mio personaggio».
Anche Sophia-Disa traccia un ritratto parallelo tra lei stessa e il suo personaggio: «Disa è una forza con cui fare i conti. Mi piace il fatto che abbia un lato diciamo ‘domestico’, come in effetti ho anch’io essendo moglie e mamma, ma che, al tempo stesso, abbia anche un dono soprannaturale, quello di poter ‘parlare’ con la montagna, di avere la risonanza, insomma. Un dono estremamente potente che amo molto. Disa impara a privilegiare anche gli aspetti più politici, ma rimane con un carattere molto forte: credo di aver sfruttato quelle intolleranze che ho io nella mia vita, portandole dentro il personaggio, per darle una maggiore caratterizzazione».
Le scene che i tre attori hanno indicato come cruciali per i loro personaggi sono per Miriel quella in cui, bendata, prima di partire per fare ritorno a Numenor, incontra Galadriel: «Miriel – dice – poteva essere indebolita dalla sua condizione, ma non è così: non si compatisce, anzi, riesce a trasformare quello che le è accaduto in una forza e affermare la riscossa di Numenor».
Per Ismael, invece, fondamentale è la lotta contro gli orchi, quando Arondir era imprigionato: «E’ il momento in cui Arondir si trasforma in un leader. E’ una scena breve, durante la quale però succede moltissimo: questo elfo, di fatto eterno, comprende cosa sia la morte, perché vede morire il suo comandante con il quale ha un rapporto molto stretto e che considera una sorta di padre e vede morire il suo migliore amico. Inoltre, perde l’amore della sua vita, non si sa se sia morta o meno, ma l’ha persa. Tutti questi sconvolgimenti negativi, però, lo trasformano da bruco in farfalla, facendolo uscire dal bozzolo e trasformandolo in leader». A questo si deve aggiungere che, per girare quella scena, Isamel si è dovuto allenare 8 mesi.
Da parte sua, invece, Sophia-Disa segnala la scena dove, seduta sulla scala di pietra, ha un confronto con il marito Durin: «E’ qualcosa di molto speciale quello che accade in quella scena – dice Sophia – perché qua si vede, forse per la prima volta, la vera forza di Disa e la sua lealtà sia verso il marito, sia verso il regno dei Nani. La chimica nata da anni di lavoro e di divertimento con Durin trova qua il suo punto più alto. Secondo me è il momento che segna l’inizio della fine», parola di Regina dei Nani.
[SPOILER]
Pare che nessuno di loro sapesse quale personaggio fosse Sauron. Ci sta che la produzione avesse lasciato nel dubbio anche il cast. Può anche darsi. Onestamente pare poco credibile, ma pare che anche lo stesso attore che lo interpreta lo abbia appreso solo alla terza puntata.
Comunque che fosse Halbrand era altamente probabile e in molti – Arondir su tutti – lo avevano capito, sebbene Sophia racconti che «per un certo periodo sul web è apparso il nome di Disa come quello più probabile per essere Sauron».
Ma per tutti e tre, l’attore Charlie Vickers sicuramente non ha un carattere tale da far pensare a lui per l’incarnazione del male, quale Sauron è. Lo descrivono, infatti, come gentile, disponibile, sempre sorridente e molto attento e preciso nel lavoro. Insomma, non proprio un Sauron nella vita di tutti giorni.
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