Curiosità made in Japan che rebloggo dall’interessante “Il 13mo cavaliere”. Buona lettura!
Chi si recasse a Tokyo vi vedrebbe, nel bel mezzo di un giardino pubblico, una statua bianca con un torace blu e rosso, alta diciotto metri. Gli ignari penseranno alla rivisitazione futuribile di un Samurai. Glielo faranno pensare soprattutto il volto incorniciato da un elmo inconfondibile, e le due spade che porta incrociate sul dorso. Non può essere che il temibile guerriero della tradizione nipponica, ma non è così: è invece un omaggio a quello che, nonostante i suoi “colleghi” forse più noti e famosi in Occidente, viene considerato in Giappone il più popolare e amato personaggio degli anìme (i cartoni animati) nipponici. E cioè, Gundam il primo vero e proprio robot gigante antropomorfo di quella incredibile saga internazionale iniziata nel 1972 con Mazinga e i suoi seguiti, con Goldrake (1974) e Jeeg (1975), tutti creati da Go Nagai.
Erano i robot giganti, i “robottoni”: sono alti tra i…
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