06 Ago 2014 @GRVItalia: In #vacanza ad #Elavia
Sono stata in vacanza ad Elavia. Dov’è Elavia? Come ci si arriva? Siete proprio dei Babbani!
Elavia è qui, ora (se siete in suolo italico). Solo, in un’altra dimensione ^_^. È infatti l’ambientazione della Campagna di gioco di ruolo dal vivo di Adunanza, organizzata dall’associazione GrVItalia da ormai 15 anni.
Ci sono stata venerdì scorso, 1 agosto (era l’Adunanza 1114), per godermi un po’ di sano, vecchio gdr live, come non facevo da anni.
No, non ero in ruolo.
Ma è stato bello lo stesso.
Mi sono fatta una lunga e piacevole chiacchierata con Riccardo Zerbo, presidente di GrV Italia. Ci siamo detti tante di quelle cose (spt lui a me!), che non possono entrare in un solo post (già che tendo a scrivere troppo… ^_-). Così spacchetterò l’intervista un po’ per volta…
Come ogni vacanza che si rispetti, ho fatto un po’ di foto.
Ma per non lasciare sole le immagini, voglio citare anche qualche numero. Perché ho sempre pensato che i giocatori (spt quelli di ruolo) abbiano una marcia in più. E del sano, insospettabile da fuori, pragmatismo. Anche in vacanza ^__^ (ok: ho esagerato??? ^_-)
Per esempio, per partecipare alla 7 giorni di esperienza di gioco live a Santallago (sui monti tra Pisa e Lucca), la quota di iscrizione era di 80 euro.
Per pernottare, era possibile portarsi la tenda, e quindi farlo a costo zero. Per il vitto, l’organizzazione si era accordata con il punto ristoro della Tenuta (per questi giorni riservata all’evento) per offrire ai propri giocatori una convenzione. Così, con circa 20 euro al giorno era possibile mangiare.
Certo, l’equipaggiamento del proprio personaggio ha un costo di produzione, ma un giocatore solitamente se lo costruisce col tempo, “ammortando” l’investimento negli anni, così non è mai una cifra elevata da spendere in un tempo ridotto.
In più, se un nuovo socio desidera fare una sessione di prova, GrV talia può prestargli i propri materiali.
Così, con 220 euro per 7 giorni (viaggio escluso) un appassionato di grv si può fare una settimana di vacanza all’insegna del divertimento.
Un divertimento che un genitore potrebbe definire “sano“, dal momento che si tratta di un “campeggio” (nel senso che ci si accampa con le tende per un dato periodo di tempo in una zona) in mezzo alla natura, in cui si fa attività fisica (corse, simulazione di combattimenti, “missioni” nei boschi) e si instaurano e curano relazioni sociali (durante, prima e dopo), nutrendo fantasia, senso di responsabilità, capacità di cooperazione e dando libero sfogo alla componente creativa che ciascuno ha.
“Per come la vedo io – spiega Riccardo Zerbo – la Campagna Adunanza è un’Opera d’Arte Collettiva: migliaia di giocatori hanno contribuito a dare vita e spessore ad un mondo che è qualcosa di più di una pur rispettabilissima opera di fantasia. Nei ricordi di chi ha partecipato ad uno o più eventi, le avventure dei propri personaggi sono molto vicine a qualcosa di realmente vissuto. Inoltre, per chi si avvina alla nostra realtà da giovane, la partecipazione in termini associativi e comunitari è un’esperienza utile e formativa”.
“L’evento Adunanza 1114, a Santallago, ha visto centinaia di giocatori impersonare gli eroi che difendono una città assediata da orribili non-morti. Per sette giorni gli eroi hanno popolato una cittadella medioevale, si sono battuti contro feroci creature, e hanno lottato per la loro sopravvivenza. L’esperienza di fondo era ispirata al setting della ‘Barriera’, come proposto nei romanzi delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco di George R. Martin”.
Che aspettate a iscrivervi al prossimo live?
@annabenelu
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