La percezione dell’Iki di Francesca Marina Costa: una selezione di opere a Firenze per “DeNudo”

La percezione dell’Iki di Francesca Marina Costa: una selezione di opere a Firenze per “DeNudo”

Termina giovedì 21 settembre alle 19 “DeNudo”, la mostra collettiva alla Onart Gallery di Firenze (via Della Pergola 61/r -50121) a cura di Romina Sangiovanni che ospita, tra le altre, opere di Francesca Marina Costa, illustratrice di giochi Mini Games Studio.

Sono infatti esposte alcune opere già oggetto della personale dell’autrice “La percezione dell’Iki” a Lucca Comics and Games dell’anno scorso.

“Fino a quando noi possediamo il corpo e la nostra anima resta invischiata in un male siffatto, noi non raggiungeremo, mai in modo adeguato ciò che ardentemente desideriamo, vale a dire la verità – riporta il comunicato stampa -. Pertanto nel tempo in cui siamo in vita, come sembra, noi ci avvicineremo tanto più al sapere quanto meno avremo relazioni del corpo e comunione con esso.. E cosi liberati dalla follia del corpo, come è verosimile, ci troveremo con esseri puri come noi e conosceremo, nella purezza della nostra anima, tutto ciò che è puro: questo io penso è la verità.. Platone , Fedone 66-67 a.c.

Denudare deriva dal termine spogliare svestire ed implica il disvelamento di quello che apparentemente sono le nostre maschere e costrizioni sociali sino a togliersi di dosso tutti quei fardelli e restrizioni sociali che ci impongono di essere in una certa e circoscritta maniera, ma non di essere ciò che siamo realmente. Dobbiamo permetterci di rendere e mettere in luce il nostro corpo nudo come, considerandolo come unico tramite tra la nostra anima ed il nostro agire nello spazio sociale.

Se indaghiamo l’universo simbolico delle società primitive non tardiamo a renderci conto che il corpo per loro non quell’entità anatomica che noi conosciamo come qualcosa di isolabile dalle altre entità che compongono il mondo oggettivo e che identifichiamo come sede della singolarità di ogni individuo; per loro il corpo è il centro di quell’irradiazione simbolica, per cui il mondo naturale e sociale si modella sulle possibilità del corpo, e il corpo si orienta nel mondo tramite quella rete di simboli con cui ha distribuito lo spazio, il tempo e l’ordine del senso.
Si tratta infatti di un corpo comunitario, per non dire cosmico, dove avviene la circolazione dei simboli e dove ogni singolo corpo trova, proprio in questa circolazione non tanto la sua identità, quanto il suo luogo.

Nel nostro corpo sono circoscritti tutti i codici e simboli che ci identificano e diversificano. La nostra maschera è un costume protettivo nei confronti del mondo e degli altri ed a protezione del nostro più intimo se che va accudito, difeso e protetto per paura che tale verità diventi verbo ed applicazione nel nostro agire.

La mostra propone di delineare il concetto di nudo associato al disvelamento di un corpo veritiero ed avere una resurrezione dalla tenebra del costume o paramento sociale”.

L’esposizione, aperta da martedì a sabato con orario 14-19, vede anche esposti i lavori di Gianni Boattini, Matteo Bosi, Enzo Casale, Maria Chirco, Andrea Consoli, Luciano De Barba, Massimo Gozzi, Riccardo Mari, Annunziata Martiradonna, Alessandra Pagliuca, Danilo Pala, Michele Palmeri, Marco Rubiero, Rodolfo Savoia, Nicoletta Spinelli.

Francesca Marina Costa nasce a Milano nel 1981. Si diploma in illustrazione alla Scuola del Fumetto di Milano e in visual merchandising presso il CFTA di Milano. Inizia a lavorare nell’ambito dell’illustrazione per l’infanzia nel 2005 e da allora collabora con affermate realtà del settore, affacciandosi anche nel mondo ludico con illustrazioni per giochi da tavolo e di ruolo. Nel 2010 fonda la Mini G4m3s Studio, una piccola realtà editoriale che opera nel settore della promozione culturale e del gioco, nella quale ricopre il ruolo di autrice e art director. Mini G4m3s Studio cresce fino ad arrivare alle collaborazioni con riconosciuti autori e professionisti di settore quali Beniamino Sidoti, con progetti finanziati dalla comunità europea. Nel 2010 espone per la prima volta presso la Fondazione Benetton Palazzo Bomben a Treviso nell’ambito del Treviso Comics Book Festival 2010. Successivamente espone al centro culturale “Candini” di Mestre nell’ambito della mostra “Matite in viaggio”, ad Este durante la manifestazione “Este in Gioco” con una mostra personale dal titolo “Immagini in gioco” e a Treviso nel 2014 con la mostra personale “Di Spiriti e d’Inverno” presso Ikiya con l’associazione Nipponbashi Treviso, per la quale dal 2015 ricopre il ruolo di responsabile mostre e coordinatrice artistica. Nel 2015 in collaborazione con lo spazio Pardes espone nella collettiva “Arte Cibo per la Mente” e sempre nel 2015 realizza la mostra personale “Omagatoki” inaugurata durante il festival Nipponbashi d’Estate; nel 2016 sarà la volta de “la Percezione dell’iki”, mostra riproposta durante il festival LCG 2016.

@annabenelu

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