24 Nov 2018 Non si perde mai nessuno, per davvero. A presto, Stefania. <3
È il primo post davvero personale che faccio qui a Gattaiola.
Mi giustifico col fatto che ho una (brutta) notizia da dare. E cioè che Stefania è morta, all’alba di giovedì 22 novembre 2018.
E che ho un desiderio: renderle questo piccolo omaggio.
L’ho incontrata da poco. Cioè la conoscevo da molto, di vista, incrociata in gioco o in fiera. Ma da che frequento Mirella Vicini mi sembra di farne 1000 (oltre alle 1000 che già facevo da me!), una più bella e interessante dell’altra, e conoscere Stefania è stata una di queste. Mi disse solo: “Scrivile, vedrai che vi piacerete.” E così fu. Con lei e con i suoi amati gatti, ovviamente. <3
Nelle parole di tutte le persone con cui ne parlo in questi giorni, Stefania risulta essere un vulcano assoluto, un’animatrice portentosa, una ragazza prima e una donna poi, spettacolari. E una storica (dagli anni ’90) giocatrice e divulgatrice del gioco di ruolo dal vivo: era tra gli animatori di “Le Spire del Drago”, una delle prime associazioni LARP in Italia, tanto da meritare un’apparizione in RAI, ai tempi. (Erano i tempi in cui per giocare LARP si doveva andare in Gran Bretagna o Germania). E poi aveva dato forza per far crescere l’Adunanza, la CITADEL di Lucca Comics&Games, Battle for Vilegis e non so quante altre.
Con le sue capacità organizzative aveva contributo a far giocare tante persone, dando vita anche ad altri progetti incentrati alla socializzazione ludica, come ProGioco Firenze, l’associazione culturale che per tanti anni ha organizzato FirenzeGioca, vera festa del gioco per tutti, in Toscana.
(Ma se avete informazioni da aggiungere o aggiustare/modificare o precisare, scrivete nei commenti così completiamo il quadro nel modo più preciso possibile, come piacerebbe a lei)
Stefania, per molti Cassandra, precorreva i tempi e in tutto quello che faceva riusciva ad esprimere fantasia e rigore stilistico con professionalità invidiabile; era una web designer molto brava e si occupava di social media marketing e strategie comunicative quando pochi ancora capivano di cosa si stesse parlando.
Io l’ho conosciuta al Frassine. Si era innamorata di questo posto e nella sua testa era già scritta un’avventura bellissima ambientata qui.
Le energie le sono mancate e la vita l’ha portata da un’altra parte, a combattere un’altra battaglia.
Ma sarà perché “ci si conosce più in un’ora di gioco che in un anno di frequentazione”, come mi ha detto un comune amico, e che “nel giocare di ruolo si sviluppa un’empatia particolare”, aggiungo io, che io voglio celebrare la bellezza che Stefania ha lasciato di sé, la sua spiccata intelligenza, il suo fascino trascinatore e la sua dolce forza d’animo. E tutto quello che non so ma che voi, se state leggendo e la conoscevate, potete aggiungere.
Infine, sarà che da giocatori di ruolo sappiamo che non esistono veri confini tra mondi, se non quelli che ci mettiamo noi.
E che le storie sono lunghe e fanno tanti giri (cit.).
E che il ritrovare un personaggio “scomparso” è uno dei momenti più toccanti che possano accadere ad un PG e al suo giocatore, uno di quelli per cui vale la pena vivere e soffrire (cit.).
Per tutti questi è molti altri motivi.. voglio dire che.. in fondo, non si perde mai nessuno, per davvero.
@annabenelu
Grazie a Mirella Vicini e Yuka Sato per avermi aiutato a scriverlo
silvia morelli
Posted at 00:47h, 25 Novembreuna grande persona impossibile da dimenticare
Anna 'Cenere' Benedetto
Posted at 19:15h, 26 Novembrevero! <3
alberto panicucci
Posted at 10:30h, 26 Novembrese non esistono veri confini fra i mondi, allora è ancora con voi.
mi spiace, anna, e anche per mirella.
Anna 'Cenere' Benedetto
Posted at 19:14h, 26 Novembregrazie caro Alberto <3