14 Nov 2020 Proteggersi con la fantasia: la Nerd Art on Things di Eleonora Tiberi
Sono le mascherine più fike del pianeta! Voi ce l’avete?
Qui a Gattaiola nella primavera scorsa sono arrivati rumors da amici nerd (Panta! Psi! è colpa vostra! >^_-<) che suggerivano la prenotazione di queste novità sul mercato delle delicatessen per giocatori di ruolo e lettori di manga.
E che vuoi fare, non avendo nel 2020 più fiere dove accattarsi gadget discutibilissimi ma senza i quali non si può vivere, non vuoi almeno comprarti una mascherina che ti tira su il morale e magari richiama pure qualche nuova amicizia che ti nota dall’altro lato del parco solo per chiederti come si chiama il tuo personaggio? (che, con queste, non si passa proprio inosservati!)
Detto, fatto: ordino le mascherine. E scopro chi c’è dietro: una illustratrice… nerdissima e simpaticissima! >^___^< E allora me la sono intervistata! <3
Eleonora Tiberi, illustratrice, orgogliosamente nerd, hai avuto una specie di “boom” durante la pandemia perché tra le prime hai fatto mascherine personalizzate… e personalizzate “belle”! D’autore! Che conquistano! Come è nata l’idea?
Innanzi tutto grazie per il “belle”. Non mi abituerò mai al fatto che piacciano così tanto, e non ho alcuna intenzione di sforzarmi a farlo.
L’idea della personalizzazione delle mascherine mi è arrivata una mattina di febbraio, mentre facevo colazione. Scorrevo le notizie sul mio cellulare. Il lockdown non era ancora iniziato, ma qualcuno già accennava a quei fazzoletti di tessuto come qualcosa che ci avrebbe accompagnati quotidianamente, di lì a poco.
Colta dalla tristezza della prospettiva, rinforzata negativamente anche da un periodo lavorativo a me sfavorevole, scrissi un post scherzosamente provocatorio sul mio profilo facebook, proponendomi come “rallegratrice grafica di mascherine”, sullo slogan del “chi non si adatta è perduto”.
Il punto è che fui presa sul serio.
Iniziarono ad arrivarmi richieste, idee che non potevo ignorare. Le mascherine personalizzate, di fatto, sono nate perché sono state fortemente desiderate da quella massa di amici nerd che mi ritrovo e a cui sarò sempre grata.
A cosa ti sei ispirata?
Quasi tutte le grafiche che ho realizzato sono nate da un desiderio di qualcuno. Bastava un commento, una battuta, una provocazione sul cosa avrei potuto fare, a portarmi a farlo.
Una goccia scatenava una cascata, perché raramente sono stata in fase creativa nel modo florido in cui lo sono stata durante il lockdown.
Il mondo nerd che portavo dentro, fatto di manga, supereroi, serie tv e videogiochi, aveva trovato improvvisamente una via di manifestarsi “a modo mio”.
Sì, perché, devo dire che ho avuto l’incommensurabile fortuna di disegnare sempre secondo il mio stile. Praticamente mai, infatti, un cliente proponeva cambiamenti ai miei lavori, nonostante questi fossero frutto di una sua iniziale proposta.
E infatti accade che, indossandole (ne ho comprata una anche io! E le ho regalate ai miei a-mici! >^_^<), scegliamo di respirare dentro un immaginario, fatto anche di sogni e di speranze, che magari riesce un pochino a rallegrarci e a rallegrare chi ci sta intorno.
Come scegli i tuoi soggetti e sono solo “omaggi” a grandi disegnatori del mondo del cartoon e del fantastico, oppure ce ne sono anche di tuoi originali?
Sebbene la maggior parte delle grafiche realizzate fin ora sia di fatto un omaggio all’esistente, la mia passione primaria sta nella creazione di nuovi personaggi.
Credo che l’immergersi in mondi diversi dal nostro, avventurarsi con la mente in storie nuove, accompagnati da regole apparentemente stravolte rispetto alla realtà, ma con una loro interna e forte logica, sia proprio di ogni nerd.
Così invento soggetti originali, dei quali sempre immagino un background, anche se nel prodotto finale non sempre traspare. Serve a me, come fase necessaria al processo creativo.
Come hai vissuto e stai vivendo, tu, la pandemia e i lockdown? Cosa ti sta togliendo e cosa ti sta dando?
Quando la vita ti toglie qualcosa, è per far spazio ad altro.
E’ una lezione che ho imparato negli anni scorsi e che si è concretizzata in questo strano anno, che ci ha travolto come uno tsunami togliendoci certezze e riferimenti.
Si parlava tanto durante il lockdown di usare il proprio tempo per ritrovarsi, e siamo stati tormentati da quegli arcobaleni più o meno sghembi che ci ripetevano come un tormentone che sarebbe andato tutto bene.
Beh, tutto bene non va. Non è mai andato.
Tuttavia io davvero ho riscoperto il piacere di star sola con le mie idee, che si sono ritrovate a fluire nella loro massima libertà espressiva, ricordandomi per cosa sono fatta e cosa mi rende felice, e questo per me vale più di qualsiasi arcobaleno.
Qual è la tua mascherina preferita e perché?
Credo sia l’interpretazione del sorriso dello Stregatto.
Quando la indosso per strada grandi e piccini si fermano e mi sorridono a loro volta. E’ un mezzo per attaccar bottone, scambiar due parole, sorridendosi con gli occhi, e col disegno, alla faccia del distanziamento sociale.
Sei una giocatrice? Una lettrice? Come preferisci esprimere il tuo essere nerd?
Il mio lavoro e l’esser mamma mi occupa davvero tantissimo tempo. Non me ne resta più molto da dedicare al gdr e ai videogiochi, alla lettura o anche solo alla visione di un film.
Per cui esprimo la mia natura nerd disegnando quello che già conosco, cercando di ottimizzare il prezioso tempo che mi resta per aggiornarmi sul mondo che tanto amo, trasmettendolo anche a mio figlio, che a 7 anni è già un piccolo nerd. Mi ha detto che vuole giocar di ruolo, che è “un Nano Neutro”…
Non solo “le mascherine più fiche del pianeta” ma anche molto altro: cosa fai e come sta cambiando la tua arte?
Ad Ottobre è nato NAoT.it, acronimo di Nerd Art on Things, il nuovo shop online in cui vendo le mie grafiche applicate a qualsiasi supporto i fornitori (che cambio spesso, alla ricerca del prodotto perfetto) mi mettano a disposizione. Per cui progetto nuovo, ma su tradizioni consolidate: la cosa più importante di NAoT infatti resta il rapporto col pubblico, esattamente come lo era per “Le Mascherine più Fiche del Pianeta”.
Mi piace pensare alla mia matita digitale come una bacchetta magica, un mezzo che permette ai sogni dei NAoTers (quanto mi piace questa parola) di poter essere indossati.
Chi è Eleonora Tiberi
Nata a Roma nel 1982, è vissuta in Puglia, Sicilia, Sardegna, Piemonte, Lazio e Veneto, sua ultima ed attuale dimora. Architetto, specializzata in computer grafica e animazione 3D, illustratrice per natura, mamma di un mini nerd di 7 anni, dopo aver fondato durante il lockdown la pagina facebook “Le mascherine più fiche del Pianeta”, apre NAoT.it, un nuovo shop online dedicato al mondo nerd, interpretato secondo il suo stile pittorico, frutto di una vita passata a pane e fantasia, con influenze artistiche che vanno dalla street art ai fumetti Disneyani e Bonelliani, passando dalle tecniche più tradizionali alle più moderne forme di arte digitale.
@annabenelu
No Comments