11 Ago 2018 Giocare in auto. O in treno. O in autotreno. Oh!
Stufi del lungo viaggio? Di ore e ore a titillare lo smartphone likando cose a caso e condividendo post imbarazzanti? Oppure stanchi di dormire e avete già cantato tutte le canzoni dei Sanremo passati e futuri?
Ecco qualche consiglio per giocare in auto, evitando abbrutimenti e contribuendo a mettere cose belle nel mondo! <3
Questo post nasce dal lungo viaggio recentemente fatto lungo la Penisola, smiaulando dalla noia per tutto il tempo, con buona pace dei miei compagni di viaggio (tra cui Santa Emma dalle Orecchie Grandi). A un certo punto, nauseata e privata di qualsiasi libro dal bagagliaio ingordo, lancio un post sul mio profilo Fb. Ed ecco qua tutti i contributi che sono giunti dagli amici, con le istruzioni per giochi e giochilli… da fare in auto!
Il gioco dei selfie commentato. Di facilissima e diffusissima pratica, il mio amico Daniele suggerisce di farsi foto e poi commentarle con gli amici, però questo non esclude il consueto abuso di mobile e banda.
Il rapporto con l’esterno viene invece affrontato da Ilaria e il suo “Casa bella casa brutta”, che non ha una vera e propria griglia di regole ma basta prima accordarsi sull’attribuzione di punteggi in base, per esempio, a grandezza, colore, presenza di alberi, piscina, paraboliche, mosaici, gargoil, cimiteri di famiglia etc. Certo se viaggiate nel deserto, non funziona.
Pisella Isabella consiglia un gioco di carte da fare in auto [immagino carte illustrate tipo Dixit, oppure anche carte napoletane o toscane]: “Selezionate alcune carte, dovevi prestare attenzione all’ambiente circostante e trovare le cose rappresentate sulla carta. Adattalo alla tua esigenza: pensa a qualche soggetto o categoria e gioca! Ad esempio: semaforo, pecore, mucche, fiume, cane, etc etc”. In effetti uno può tranquillamente farsi un piccolo mazzo da portarsi dietro, o anche farlo in auto se non si soffre troppo, e usare anche le regole del Dobble! Dobble, in effetti, per i viaggi è p e r f e t t o!]
Storie in automobile. Cristiana: “Io leggo le iniziali in lettere delle targhe delle macchine, poi attribuisco un nome e cognome [a un ipotetico personaggio] e mi invento delle storie sulla sua vita in base alla provenienza, al tipo di macchina, in quanti sono, cosa caricano e così via”. Good idea!
Andrea D’Urso “Spengi il telefono. Chiudi gli occhi. Pensa al PG per il Clavisomni“. Fatto! <3
Andrea Angiolino, gli piace vincere facile ed elenca: “Gioca ad Abaco zuzzurellone, Catena di parole, Doppietti, Sei gradi di separazione, Uno nell’altro, Doppietti, Il gioco dei titoli, Mago formaggino… alcuni funzionano perfino in solitario”. Aspetta che ho lasciato a casa i tuoi libri con l’elenco dei giochi… ^_- voi portateli! Eccone due: Giochiamo insieme e Basta niente per giocare.
Poi ho ricevuto una serie di suggerimenti di giochi filosofico-esistenziali, tra cui quello di Andrea: “Ma bello. Non pensare a nulla. Foglio bianco. E viaggio guardando dentro e fuori te stessa”.
Un’altra Ilaria, esperta di streghe e di bizze, suggerisce una seduta spiritica!
Dai più confidenti di ambito ludico ecco altri suggerimenti… strutturati! Walter: “Io facevo il poker utilizzando i numeri delle targhe come carte, ma ora sono solo 3 numeri e non si può più fare ”. Al che Luca risponde: “Però secondo me si potrebbe lavorare per adattarlo a 7 e mezzo”.
Sonia suggerisce un bel gioco narrativo: “Tu dici una parola al guidatore e lui deve iniziare una filastrocca a 4 versi (rima AA, BB) la cui ultima parola sia quella che hai suggerito tu. Poi il guidatore dice una parola a te e e così via. Ovviamente le filastrocche devono formare una storia, meglio se surreale”. Bello! Adoro le catene di parole! <3
Infine Vigiak propone “Il prigioniero di Nemo”, un simpatico gioco di narrazione ed investigazione, con regole di una sola pagina, che vi linko qui dal sito di Simone Covili! Fate che siete su una nave… che qualcuno uccide qualcun altro… e che ora dovete trovare l’assassino…!!!
Buon viaggio!
Buona e-state piena di giochi e pisolini all’ombra!
@annabenelu
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