25 Gen 2025 I giochi di ruolo fanno male?!? Giocare per credere: lo scrivono le associazioni italiane
Federludo risponde alle affermazioni del Ministro Nordio sul gioco di ruolo.
Questo il comunicato della federazione che raccoglie e rappresenta le associazioni ludiche italiane.
“In seguito alle recenti dichiarazioni del Ministro della Giustizia Carlo Nordio alla Camera dei Deputati, in cui afferma che il Gioco di Ruolo avrebbe provocato dei danni psicologici ed anche suicidi nei ragazzi, Federludo – Federazione Italiana delle Associazioni Ludiche – ritiene necessario ribadire che questa ipotesi nasce da pregiudizi e convinzioni senza supporto ormai da tempo confutate e superate“.
Ricordiamo le polemiche dettate da ignoranza già sorte negli anni Ottanta e Novanta e superate, allora, grazie all’intervento sui media del gruppo di ricercatori, docenti e autori raccolti nel gruppo GdR2 (fondato da Beniamino Sidoti, qui il link alle attività e ai materiali).
“Il Gioco di Ruolo – prosegue Federludo -, oltre ad essere una forma di intrattenimento sana e parificante, è anche uno strumento educativo e di sviluppo personale riconosciuto a livello internazionale. Numerosi studi scientifici, ottimamente riassunti in un recente articolo della rivista “Psychology Research and Behavior Management” e spiegato in italiano nel video del Dott. Alan Mattiassi ne evidenziano i benefici in ambiti come la crescita personale, le competenze sociali e il benessere psicologico. La comunità scientifica, ormai da decenni, ha infatti dimostrato che il Gioco di Ruolo favorisce il pensiero critico, la risoluzione dei problemi e la creatività. I giocatori sono stimolati a elaborare strategie, immaginare soluzioni complesse e collaborare per superare le sfide proposte dalle storie”.
Se una gioca, lo sa. Se non gioca, prima di parlarne, prova.
“Inoltre – prosegue – i Giochi di Ruolo aiutano i partecipanti a mettersi nei panni degli altri, migliorando la capacità di comprendere prospettive diverse e di interagire con il prossimo in modo efficace, incrementando l’empatia e le competenze sociali”.
Se uno non ci riesce, dovrebbe provare a giocare.
“Esattamente al contrario di ciò che ha enunciato il Ministro Nordio, i Giochi di Ruolo nascono proprio come supporto alla salute mentale: essi sono stati utilizzati anche in contesti terapeutici (psicodramma di Jacob Levi Moreno) per aiutare le persone a gestire ansia, depressione e traumi oltre a favorire l’esplorazione di emozioni e il rafforzamento dell’autostima, processi che certamente allontanano i ragazzi dal pensiero del suicidio”.
Le associazioni “Le associazioni affiliate a Federludo promuovono il Gioco di Ruolo in ambienti sicuri e inclusivi, incoraggiando la partecipazione intersezionale e l’integrazione sociale. Ogni anno, migliaia di ragazzi, famiglie e adulti si avvicinano al mondo del Gioco di Ruolo attraverso eventi, corsi e attività
educative organizzate da queste realtà. Una delle missioni di queste associazioni è anche quello di favorire il gioco in famiglia, per stimolare un miglioramento nella capacità di collaborazione e ascolto attivo dei propri figli e rinsaldare il legame familiare, proprio grazie alla partecipazione a sessioni di Gioco di Ruolo.
Inoltre, scuole e istituti educativi in diverse regioni italiane stanno integrando il Gioco di Ruolo nei programmi didattici, veicolati dalle associazioni ludiche tramite concorsi e bandi pubblici, per favorire l’apprendimento esperienziale e stimolare la partecipazione attiva degli studenti oltre a combattere la dispersione scolastica e l’isolamento giovanile. Non ultimo, sempre più aziende utilizzano le meccaniche del gioco di ruolo per simulare situazioni di difficoltà e conflitto controllato
proprio per favorire il team-building, il lavoro in gruppo e facilitare l’esplorazione e l’espressione di ruoli e vedere i problemi da prospettive diverse.
Ce n’è uno anche per cercare di comprendere la complessità e l’importanza di fare bene nei ruoli politici e decisionali.
Il valore del Gioco “Federludo esorta le istituzioni a considerare il gioco come una risorsa culturale, educativa e sociale.
Le parole pronunciate dal Ministro Carlo Nordio rischiano di creare un’immagine distorta di una pratica che, al contrario, sta avendo un impatto profondamente positivo su milioni di persone nel mondo.
Concordiamo invece quando il Ministro della Giustizia denuncia un vuoto legislativo per quanto riguarda il mondo ludico: da tempo Federludo sta collaborando col Forum del Terzo Settore proprio per far riconoscere il ruolo fondamentale delle associazioni ludiche a livello istituzionale, per
ottenere una posizione normativa ed il giusto riconoscimento del valore sociale che queste associazioni producono in moltissimi ambiti del vivere quotidiano.
Federludo è pronta a collaborare con le istituzioni per promuovere una corretta informazione sul Gioco di Ruolo e come interlocutrice del Terzo Settore per il mondo del ludico, in piena concordia con l’indirizzo espresso dalla Carta dei Valori Ludici.”
Per maggiori informazioni www.federludo.it
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