Il grande revival degli albori del gdr italiano: a Lucca le anteprime delle riedizioni di “Holmes & Co.” e “I Cavalieri del Tempio”, per Nevola lab editore

Il grande revival degli albori del gdr italiano: a Lucca le anteprime delle riedizioni di “Holmes & Co.” e “I Cavalieri del Tempio”, per Nevola lab editore

Il grande revival degli albori del gdr italiano: a Lucca Comics&Games 2024 vengono presentate in anteprima le riedizioni di “Holmes & Co.” (prima ed 1986) e “I Cavalieri del Tempio” (prima ed 1990, 2a ed. 2005), per Nevola lab editore, di Valerio Ferzi.

I due giochi sono in fase di sviluppo, e lo stato dell’arte verrà presentato in anteprima in Sala Ingellis (Lucca Games), sabato 2 novembre 2024 alle 18. La fase successiva è il Kickstarter.

“Da qualche anno, oramai, stavamo cercando di trovare la quadra con il GRAN MAESTRO dell’ORDINE Andrea Angiolino – scrive scherzosamente l’editore Valerio Ferzi in un post sul suo profilo Facebook dell’11 ottobre – prima mi ha chiesto di giurare povertà, castità e obbedienza…poi mi ha promesso eterna gloria in caso avessi protetto non so che cosa… alla fine mi ha iniziato a parlare dei SIGNORI del TEMPO e ho sposato la causa!!! Dopo Holmes & Co RPG – Official Group, siamo veramente felici di dedicarci anche dello sviluppo della nuova edizione de I Cavalieri del Tempio RPG – OFFICIAL GROUP. Grazie Andrea Angiolino Luca GiulianoMassimo Casa Giuliano Boschi e alla Famiglia Carocci!!!”

Detto, fatto, annusata la cosa, a Gattaiola abbiamo voluto sentire editore e Gran Maestr… ehm.. autore!

Valerio Ferzi, cosa ti ha spinto ad evoc.. a rieditare “Holmes & Co.” e dei “I Cavalieri del Tempio”?

“Uno degli obiettivi del Nevola lab è riscoprire il valore dei giochi di ruolo storici e portarli nel presente, migliorandoli con tecniche editoriali e di design moderne, e aumentando la profondità di gioco. Si cerca di espandere i setting e le regole che, all’epoca in cui furono scritti, non potevano che esser sviluppati in quel modo: viviamo in un’epoca in cui i giochi di ruolo hanno raggiunto una dimensione ormai completa e matura.

Quando questi due giochi furono scritti e prodotti, ci trovavamo ancora in una fase pionieristica, almeno in Italia; nel frattempo, ci sono state almeno tre edizioni del gioco di ruolo più famoso del mondo, l’evoluzione del mercato editoriale, l’avvento dell’era dell’immagine e dell’iper-visibilità: ora i tempi sono maturi per far rivivere questi giochi, arricchendoli, dove possibile, con tutta l’esperienza ludica accumulata dai giocatori dai tempi in cui la scatola rossa dominava la scena.

Questo modello è quello che è stato alla base del progetto Lex Arcana, iniziato da noi insieme a degli amici alcuni anni fa ed ha portato Lex Arcana a esser prodotto in italiano e inglese, tradotto in altre 5 lingue, con 4 campagne kickstarter, con 8 volumi già prodotti e distribuiti e 3 in via di sviluppo, un record senza precedenti per il gioco di ruolo italiano. Lo stesso percorso di crescita può essere intrapreso anche con Holmes & Co. e I Cavalieri del Tempio, portando queste creazioni verso una diffusione internazionale e un’espansione costante”.

Ferzi, quali sono le principali novità di queste nuove edizioni?

“Le novità sono parecchie! Per “Holmes & Co.” abbiamo agito a livello regolistico nei due generi già esistenti, il giallo classico e il giallo poliziesco, cercando di dare un po’ più di profondità nei meccanismi della scoperta degli indizi, nella gestione degli inseguimenti e degli scontri a fuoco e poi, grande novità, introdurremo un nuovo genere, che per adesso rimane top secret ma che, se le mie ricerche non mi tradiscono, non è mai stato affrontato all’interno di un gioco di ruolo di tipo investigativo. Antonello Lotronto sarà l’autore principale, mentre io lo supporterò nella revisione delle regole”.

Per “I Cavalieri del Tempio”, invece, abbiamo sempre previsto una revisione delle regole, forse più soft, ma che consentirà di estendere meglio il setting del gioco sia in termini di profondità che in termini di larghezza. Lo sviluppo della terza edizione sarà affidato ad uno dei più bravi autori del panorama italiano, che naturalmente ha giocato tantissimo al gioco quando era ragazzo e che quindi potrà fornirci una visione speriamo nuova, basata sulle esperienze di gioco. Sono molto curioso di vedere il risultato finale”.

Quindi ora tocca a chiedere proprio a “uno dei più bravi autori del panorama italiano”, che in verità è anche autore sul panorama estero!, al quale chiediamo:

Andrea Angiolino tu che cosa c’entro con “Holmes & Company”?

“Mio padre gestiva la Universal Editrice, un piccolo marchio editoriale che si occupava prevalentemente di filatelia ma di quando in quando spaziava anche su argomenti più inconsueti come i materiali da costruzione e gli aerei. Un giorno, nel lontano 1987, mi ha portato il dattiloscritto di Holmes & Company, un gioco di ruolo investigativo. Lo aveva scritto Mario Corte, suo coautore in vari lussuosi volumi per altre case editrici, assieme ad Antonello Lotronto. Era originale nel centrarsi tutto sulla narrazione evitando ogni genere di azioni come sparatorie e inseguimenti. Ho dato a mio padre il mio parere positivo e l’ho aiutato a pubblicarlo e a divulgarlo”.

“Era l’epoca dei librogame E.Elle come il ciclo di Lupo Solitario, che spopolavano con tirature a cinque zeri. La E.Elle pubblicava solo titoli stranieri: il curatore Giulio Lughi voleva manipolare il testo a suo piacimento e preferiva che gli autori fossero lontani. Nella stessa logica la casa editrice, accostandosi all’affine gioco di ruolo, ha tradotto il tedesco Uno Sguardo nel Buio.

Poi, però, la collana rolegame è stata affidata alla cura di Riccardo Savoia, che ha completamente cambiato rotta puntando sugli autori italiani. Nel 1988 ha ripubblicato il fantasy Kata Kumbas, di Agostino Carocci e Massimo Senzacqua, poi ha voluto recuperare Holmes & Company. Quando gli autori hanno chiesto alla Universal di sciogliere anticipatamente il contratto li abbiamo lasciati liberi, vedendo quanto sarebbe stato più vantaggioso per loro passare alla nota casa editrice triestina. Savoia voleva espandere il gioco, anche per questioni di formato, e la più grande innovazione è stata quella di riportare all’interno dello stesso volume una versione base per il giallo classico, all’inglese, analoga a quella originale, e una sezione aggiuntiva per il giallo d’azione hard boiled all’americana con la possibilità di simulare scazzottate, cacce in auto, conflitti a fuoco e simili.”

E come siete arrivati a “I Cavalieri del Tempio”?

“Dopo aver pubblicato due giochi già editi in passato, la collana ha puntato a un titolo completamente nuovo. Si è rivolta ad Agostino Carocci, che ha coinvolto Giuliano Boschi, Massimo Casa, Luca Giuliano e me. Ci abbiamo lavorato a lungo, fra l’altro scambiando interessanti considerazioni con lo scrittore Franco Cuomo che nello stesso periodo stava preparando un suo ciclo di romanzi su Gunther d’Amalfi, cavaliere templare. I Cavalieri del Tempio è uscito nel 1990, poche settimane prima di Natale, ed è stato un successo: ha avuto un lancio ANSA e articoli nelle terze pagine dei principali quotidiani, ci ha fruttato un invito in televisione al seguitissimo Maurizio Costanzo Show dove Luca Giuliano ha spiegato a tutta Italia cosa fossero i giochi di ruolo, sedendo al fianco di Angelo Branduardi e di Mario Clementoni. Per la fine del mese, la maggior parte della tiratura era venduta.

Abbiamo avuto buone recensioni dalla stampa specializzata, anche fuori dall’Italia: la rivista Casus Belli era entusiasta. Ma all’epoca era arduo valicare i confini: qualche editore straniero si è interessato, ma per loro era difficile già solo valutare un volume in italiano di oltre 150 pagine. All’epoca, nessun grande gioco di ruolo italiano è uscito all’estero, nemmeno il nostro.

Poi, come altri realizzati da grandi case editrici, il nostro gioco si è arenato alle prime espansioni. Gli editori non specializzati erano impreparati a vedere che i supplementi vendevano assai meno dei manuali base: eppure li dovevano fare, per mantenere il gioco vivo. Delusi, a quel punto abbandonavano il settore. Così è successo a Lex Arcana, lasciato da Dal Negro dopo la prima espansione, e anche ai giochi E.Elle. Abbiamo provato a sostenere i nostri titoli con E.Elle Avventura, un supplemento periodico dedicato a tutti e tre i rolegame italiani, ma è durato un solo numero.

Anni dopo la Rose & Poison ha realizzato una nuova edizione, rivista e ritoccata senza stravolgimenti. Dopo qualche anno, però, la casa editrice si è sciolta e il gioco è tornato a essere irreperibile”.

Per chi volesse seguirne la redizione, c’è un gruppo fb dedicato!

Ma torniamo dall’editore! Valerio Ferzi, dove e quando sarà possibile acquistare le nuove edizioni?

“Per una realtà come la nostra, che si avvicina più a un game studio, piuttosto che ad una realtà editoriale tradizionale e consolidata, passare per forme di finanziamento collettivo, almeno per la parte progettuale è inevitabile. Prevediamo lanciare “Holmes & Co.” con una campagna di KS nei primi 3 mesi del prossimo anno, mentre lo sviluppo de “I Cavalieri del Tempio” sarà reso pubblico un po’ più avanti. Ancora non abbiamo un partner definitivo per la distribuzione italiana di tipo tradizionale, anche se abbiamo ricevuto delle manifestazioni di interesse. Per quanto riguarda l’estero, è un mercato su cui andremo sicuramente, vedremo in quante lingue, oltre l’inglese”.

Buon lavoro!

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