23 Nov 2014 Separare #gioco e #videogioco è il futuro dei Games? Emanuele Vietina a Gattaiola.it: “Non diamo per scontato che gli investimenti delle grandi case ci siano, se non riusciamo a offrire spazi espositivi adeguati”
Lucca Games è:
1. uno dei padiglioni con maggiore afflusso
2. una delle aree coperte più grandi dell’intero festival
3. il settore più “vecchio” dopo il fumetto (è nato nel 1993)
4. il più ampio
5. multisettore
6. il più interattivo.
Cosa lo aspetta per il futuro? “I Games sono un’area che potrebbe chiedere di crescere – spiega il coordinatore Emanuele Vietina, che con me ha tracciato un bilancio dell’edizione appena trascorsa -. Un’area che potrebbe vedere due sviluppi paralleli ma separati di gioco e videogioco, anche se vorremmo mantenere almeno un’unità ideale del progetto, perché il pubblico del gioco e del videogioco è uno e perché le case di produzione coinvolge fanno iniziative di comarketing. Sarebbe ideale dividerli, ma rimanendo a distanza di vista. Magari la soluzione può essere anche al campo Balilla.
Emanuele ammette che, nonostante la grande rivoluzione di quest’anno, con il pubblico che si è mosso in tutto il centro storico, e i notevoli miglioramenti nella vivibilità del padiglione Carducci, la manifestazione è comunque cresciuta ancora più delle aspettative, creando una massa in accesso ai Games che la manifestazione deve gestire. “Ma – aggiunge – se parliamo di code da fare, ci sono in tutte le più grandi manifestazioni al mondo di questo tipo.
In questi giorni un collega, sulle pagine de La Nazione, ha rispolverato una proposta risalente alla precedente amministrazione: portarli nella zona degli spalti delle mura dove hanno posto ora le piante del “Vivaio Testi”.
Per i non Lucchesi, si tratta di un’altra area adiacente le cortine delle mura, decisamente più ampia, come si può vedere in cartina, dal campo Balilla dove sorge ora il Padiglione Carducci.
Si trova a nord del centro storico, mentre il campo Balilla è a sud.
Quell’area avrebbe potuto assolvere a queste necessità – spiega Emanuele -. Se questa soluzione non è possibile, l’altra strada è utilizzare volumi presenti in città, finché ce ne sono in grado di rispondere a determinate caratteristiche e alle richieste dei grandi espositori. Non è infatti così scontato (anche se può apparirlo da chi guarda la manifestazione da visitatore, ndA) che gli investimenti vengano conservati anche se non abbiamo le risposte tecniche. Dobbiamo essere bravi a trovare le soluzioni che garantiscano un’offerta tecnico-fieristica adeguata a giustificare il livello di investimenti che le case produttrici fanno per essere a Lucca.
La presenza dei padiglioni Warner Bros e Star Wars conferma che si possono muovere grandi aziende, ma rimangono operazioni individuali. Per spostare un’intera frazione merceologica, bisogna garantire dei servizi tecnici all’altezza delle richieste, ma mantenendo la logica complessiva della manifestazione.
Mi pare che il messaggio sia forte e chiaro…
@annabenelu
Mauro Pucci
Posted at 17:46h, 24 NovembreNei mesi scorsi ( esattamente nel mese di Giugno u.s.) avevo tentato di dare una risposta sul Gruppo Facebook “Se io fossi il Sindaco di Lucca”. A mio modestissimo parere credo che la soluzione potrebbe essere quella di svolgere la manifestazione in due Sessioni distinte. Un Week End dedicato ai Comics e il Week End successivo dedicato ai Games. In tal modo si potrebbero raggiungere numerosi obiettivi contemporaneamente:
1) Dare maggiore respiro alla città
2) Ammortizzare meglio i costi di allestimento dei padiglioni
3) Evitare la dispendiosa e impattante operazione “Campo Balilla”
4) Prolungare l’effetto benefico della manifestazione sul tessuto economico lucchese
Naturalmente è tutto da verificare nei vari aspetti tecnici, economici e organizzativi che l’operazione comporterebbe. In pratica si dovrebbero utilizzare i vari padiglioni dei Comics per dislocare i Games nel Centro Storico allungando i tempi della manifestazione nel suo complesso. Quanto sopra anche in considerazione del fatto che il popolo dei Games spesso non coincide con quello dei Games e viceversa.
MAURO PUCCI
Posted at 04:26h, 25 NovembreERRATA CORRIGE : spesso il popolo dei COMICS non coincide con quello dei GAMES e viceversa.
Andrea Angiolino
Posted at 17:17h, 23 MarzoSe posso rafforzare con un ricordo storico, la sezione Games è anche quella che nei primi anni ’90 ha ridato vita a un appuntamento dei Comics in stanca, molto scivolato sulla vendita dell’usato, rilanciandolo come appuntamento imperdibile del settore.
Anna 'Cenere' Benedetto
Posted at 20:21h, 23 MarzoVero! E che ha tracciato il solco per la nascita di tutte le altre sezioni (Japan, Movie, Music, Citadel), creando le basi per il loro sviluppo, che è stata ed è vero e proprio cardine dell’intera manifestazione, di cui ha cambiato il destino proprio a partire dagli anni che ricordi tu (e anche io!) >^_^<